E’ ancora emergenza Covid19 all’Oasi di Troina, in provincia di Enna, dove sono numerosi i casi di contagio accertati tra pazienti della struttura ed operatori sanitari.
L’Oasi di Troina ha diffuso oggi una lettera aperta ricevuta da parte di due mamme che hanno i figli ricoverati proprio in uno dei focolai di contagio.
Ecco il testo della lettera:
“Carissimi tutti…
siamo i genitori di due ragazze speciali che da anni sono all’Oasi di Troina, nonché due persone che appartengono al personale paramedico…. In questi giorni anche noi abbiamo lavorato in trincea ed in silenzio, ma davanti a quanto abbiamo potuto leggere sui social e su alcune testate giornalistiche, sentiamo la necessità e il dovere di scrivere ciò che per noi invece corrisponde a verità, davanti a tanto siamo rimaste basite, e allora abbiamo sentito il dovere di dire la nostra poiché siamo coinvolte due volte…. primo, abbiamo la le nostre ragazze infette purtroppo perché il Covid non le ha guardate in faccia, ha regalato loro oltre alla loro fragilità, la malattia; secondo, neanche a noi genitori e operatori sanitari ha risparmiato l’ennesima sofferenza…. eh si…perché la tragedia nella tragedia si è consumata!!
E di questa tragedia qualcuno ha trovato un modo per scrivere riuscendo forse anche a screditare ed a inculcare una verità diversa di quella che noi conosciamo e cioè che alle nostre ragazze non stanno mancando le cure e le attenzioni particolari che il caso merita, e questo ci dice che le condizioni sono discrete, e che a noi genitori, nonché operatori, tutto ci è chiaro, poiché da parte del personale coinvolto c’è trasparenza…Volevamo ringraziare tutti dentro la struttura, nessuno escluso ricordando che quando il virus ha attaccato, nessuno aveva lo scudo magico, come negli altri posti…. Ma abbiamo quanto meno la delicatezza e la sincerità di dire che all’Oasi tutto si sta tentando, e le nostre ragazze sono al sicuro, nonostante la “tempesta” La Nave dell’Oasi non è affondata grazie a Dio perché l’equipaggio è ben dotato, armato di amore, professionalità, competenze, e umiltà, rispetto verso la sofferenza e la fragilità, e la Nave grazie a questo non è affondata e non affonderà mai….a noi non ci resta che remare insieme all’Oasi, perché la tempesta dovrà passare e la Nave alla meta prevista arriverà, col suo equipaggio e con tutti a bordo sani e salvi…. Remiamo insieme e per la nostra nave che è l’Oasi, anche se qualcuno ci vuole nascondere l’àncora….
Un messaggio inoltre che lanciamo ai grandi leoni da tastiera e dei social è quello di pensare prima di scrivere avendo rispetto delle famiglie e degli operatori coinvolti… Non sapete il danno che create…”.
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