Incidente sul lavoro ieri in un’azienda agricola di Piazza Armerina, in provincia di Enna dove un uomo di 43 anni, mentre stava lavorando, è finito con la gamba incastrata in un macchinario per sbucciare le mandorle.
Sono arrivati vigili del fuoco ed elisoccorso
Per liberarlo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che hanno tagliato le lamiere. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato inviato l’elisoccorso. I sanitari, dopo avere stabilizzato il paziente, lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia.
Gamba fratturata in più punti, sottoposto a intervento chirurgico
Dagli esami è emerso che la gamba è fratturata in più punti. L’uomo è stato sottoposto a un intervento eseguito dagli ortopedici e i chirurghi vascolari. Le sue condizioni sono stabili.
Operaio ucciso da una piastra di 50 quintali in Lombardia
E sono purtroppo a cadenza quasi giornaliera le notizie riguardanti incidenti sul lavoro, spesso mortali.
Un operaio è deceduto dopo essere stato schiacciato da una piastra di colatura di cinquanta quintali.
È accaduto stamattina in un’azienda a Pontevico, comune della provincia di Brescia, in Lombardia.
I colleghi hanno subito avvisato i soccorsi ma per l’uomo, che aveva appena 31 anni, non c’è stato nulla da fare.
Sul posto, oltre alle ambulanze, sono intervenuti i carabinieri, i tecnici dell’ATS (Agenzia di Tutela della Salute), e una squadra di vigili del fuoco.
Operaio morto folgorato in Sicilia qualche giorno fa
Il 20 agosto si è tenuto l’ultimo saluto, con la celebrazione dei funerali, a Militello in val di Catania, a Nicolò Caruso, 60 anni, l’operaio specializzato dell’azienda Sirti Energia, rimasto folgorato l’11 agosto mentre eseguiva un intervento di riparazione su una linea di media tensione a Caltagirone.
La procura di Caltagirone ha aperto un procedimento penale iscrivendo nel registro degli indagati i vertici del colosso E-Distribuzione e due residenti nella contrada dove è stato eseguito l’intervento. Una tragedia che ha scosso profondamente le comunità di Caltagirone e Militello.
A Palermo la commemorazione di 5 operai morti nel 1989
Il 30 agosto la Cgil Palermo e la Fillea Cgil Palermo hanno ricordato la strage di 33 fa anni allo stadio “Renzo Barbera” con una deposizione di una corona sul luogo in cui avvenne l’incidente mortale in cui persero la vita cinque operai. Il 30 agosto del 1989, il crollo della tribuna allora in costruzione per i mondiali di calcio del 1990 causò la morte di 5 operai tra i 28 e i 31 anni, Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri, che furono travolti e schiacciati da tonnellate di ferro e acciaio. E lasciò un segno indelebile in tutta la città.
“Basta morti sul lavoro”
I sindacati da tempo stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione, perché le morti sul lavoro, nella nostra Isola sono troppo frequenti, mentre tutti i lavoratori dovrebbero operare in condizioni di sicurezza.
I sindacati non esitano a parlare di “bollettino di guerra”.
La Sicilia al nono posto per infortuni mortali sul lavoro
Secondo i dati forniti dall’Inail, e rielaborati dall’Osservatorio Vega Engineering, la Sicilia si trova al nono posto tra le regioni italiane con 22 infortuni mortali nel primo semestre di quest’anno, con una incidenza, sui numeri nazionali, del 6,4 per cento.
E’ stato in pratica confermato lo stesso numero di decessi del primo semestre del 2021 ma con una quota di incidenza sui casi nazionali (che all’epoca era ferma al 5 per cento) nettamente più alta. Ciò è dovuto al fatto – spiega la Fillea Palermo – che in Italia gli incidenti mortali sul lavoro sono calati del 14 per cento, mentre in Sicilia le statistiche sono state confermate.
Commenta con Facebook