Poliziotti delle volanti della questura di Messina hanno proceduto ieri sera all’arresto di un trentaduenne originario dello Sri Lanka, perché accusato di lesioni personali aggravate nei confronti di un connazionale. Gli agenti, intervenuti su segnalazione della sala operativa, hanno ricostruito la vicenda appurando che l’aggressione ha avuto luogo in strada, nei pressi del viale Giostra, dove la vittima risiede.

Stava rientrando a casa

Avvicinato al rientro a casa, intorno alle 19,30, l’uomo è stata colpita al braccio con un machete: un primo fendente l’ha raggiunto ancora in sella alla bici, un secondo quando era a terra. Soccorso e trasferito presso l’ospedale Piemonte, ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni.

Ha ammesso tutto

Risaliti all’identità dell’aggressore, i poliziotti lo hanno raggiunto presso la sua abitazione. L’uomo presentava evidenti tracce di sangue sulle mani, al capo, sugli indumenti. Interrogato su quanto accaduto, ammetteva l’aggressione con il machete rinvenuto in un cassetto della cucina, sulla cui lama, lunga 27,5 centimetri, erano ancora presenti tracce ematiche.

Motivazioni ancora poco chiare

Ancora da chiarire le effettive motivazioni dell’insano gesto, che sembrerebbero legate ad un diverbio sorto durante una partita di cricket, giocata dai due nel pomeriggio insieme ad altri connazionali. Il trentaduenne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma Calipari, in attesa di rito direttissimo.

 

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