Archiviata l’inchiesta ter sull’omicidio di Beppe Alfano, il cronista e corrispondente del quotidiano “La Sicilia” da Barcellona Pozzo di Gotto. Venne ucciso dalla mafia l’8 gennaio del 1993. Il Gip di Messina, Claudia Misale, come riporta il Giornale di Sicilia, ha in buona sostanza archiviato la posizione di Stefano Genovese. Venne accusato da alcuni pentiti di aver avuto un ruolo in questo delitto eccellente. Ma secondo il giudice mancherebbero gli elementi concreti e le prove per poter proseguire nell’inchiesta.

Un iter processuale infinito

Una vicenda giudiziaria che sembra davvero non aver mai fine. Nel novembre scorso era arrivata una nuova opposizione alla richiesta di archiviazione depositata dal legale della famiglia Alfano, l’avvocato Fabio Repici. Al centro dell’opposizione la valutazione su un colloquio investigativo con quello che è ritenuto il killer del giornalista su mandato del boss Giuseppe Gullotti: l’autotrasportatore barcellonese Antonino Merlino. L’uomo sta ormai finendo di scontare la sua condanna a 21 anni di reclusione divenuta da tempo definitiva. I magistrati della Dda di Messina lo hanno sentito nel novembre del 2021 dopo le dichiarazioni del pentito milazzese Biagio Grasso che, in un vecchio processo satellite dell’omicidio Alfano aveva riferito delle confidenze avute da Merlino, con cui era molto amico.

Due punti precisi

In quel colloquio furono fissati due punti precisi: gli avrebbe confessato di non aver ucciso Alfano e di conoscere anche il “vero” killer, pronunciando poi il nome di Stefano Genovese. Ma la svolta non era arrivata. Quando nel novembre del 2021 i magistrati avevano chiesto in maniera esplicita a Merlino “Ha mai parlato con Grasso Biagio dell’omicidio del giornalista Alfano? Se sì, cosa vi siete detti?”, Merlino si era avvalso della facoltà di non rispondere. “Subito dopo, il propalante – hanno poi scritto i magistrati nella richiesta di archiviazione -, ha inteso rilasciare spontanee dichiarazioni per come segue: ‘ringrazio per la vostra presenza a livello umano, voglio solo dire che sono un carcerato innocente”.

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