• Giornata di sopralluoghi e vertici nella città dello Stretto
  • Carfagna “Ho voluto che messina fosse la prima tappa della mia visita istituzionale in Sicilia”
  • “Spero di aver portato un messaggio di speranza ma anche di concretezza”
  • Decreto sarà approvato entro il 31 maggio

“Nascere al Sud non è un peccato originale da scontare con meno servizi, meno dignità, meno mobilità. Ho voluto che Messina fosse la prima tappa della mia visita istituzionale in Sicilia appositamente. Non sono qui per fare annunci ma per raccontare cosa abbiamo fatto. E questo è il manifesto della linea di condotta che mi sono posta da ministro e che poggia su due pilastri: impegno per il sud per azzerare le disuguaglianze e lottare contro le ingiustizie”. Così il ministro per il Sud Mara Carfagna nel suo intervento a Palazzo Zanca, sede del Comune durante la visita a Messina per la riqualifica della zona delle baraccopoli.

È emozionata: sa che per la città dello Stretto è un momento storico. E, come ricorda Tempostretto.it, in un certo senso lo è anche per lei: “Il secondo pilastro è il tipo di approccio, ovvero prendere decisioni e assumersene la responsabilità”.

Il vertice in prefettura

Il ministro Carfagna è stato in prefettura, per un vertice con il prefetto Cosima Di Stani (che è la commissaria individuata dalla legge speciale per il risanamento), il sindaco Cateno De Luca e il vicepresidente della Regione Gaetano Armao. Le risorse ci sono, e sono soltanto le prime, perché ai 100 milioni di euro, se ne potranno aggiungere altri dal momento che la commissaria Di Stani avrà contabilità speciale, fatto questo che consentirà di inserire ulteriori finanziamenti ad hoc.

Una profonda ingiustizia

Il ministro Carfagna continua spiegando come questo permanare della baraccopoli fosse degradante. Ha sottolineato: “È una situazione che indigna, è una profonda ingiustizia alla quale dobbiamo porre rimedio subito. Ringrazio tutti, il sindaco Cateno De Luca, che si è battuto come un leone per cancellare questa ferita e restituire dignità ad 8 mila persone. Ringrazio i deputati Pietro Navarra, Francesco D’Uva, ringrazio la deputata Matilde Siracusano che dal primo giorno ci ha raccontato le storie di queste famiglie. E la collega Mariastella Gelmini che è stata qui a Messina ed ha visto le condizioni di queste famiglie e quando ci siamo ritrovate in Consiglio dei Ministri mi ha detto: adesso hai i poteri ed anche la responsabilità per risolvere questa situazione. Ed io l’ho fatto, e questa giornata mi emoziona. Ringrazio anche il governo di cui faccio parte, perché il metodo che abbiamo adottato per la legge sul risanamento è la cifra del nostro modo di operare”.

Tempi brevi

La parola chiave del ministro è: determinazione, ovvero quel modus operandi che dovrà caratterizzare le prossime fasi. I tempi sono indicati dall’emendamento al decreto (che diventerà legge a fine maggio) e se non saranno rispettati il rischio è perdere i finanziamenti. Ma rispetto a quanto accaduto nel ’90 con la legge regionale sul risanamento, sono tante le differenze. Ci sono strumenti straordinari, un commissario, un cronoprogramma. Entro 60 giorni sarà ultimata la perimetrazione delle aree poi si procederà celermente grazie ad un lavoro di squadra che è quello che ha consentito di portare i risultati a casa.

Un lavoro di squadra

“Lavoreremo al fianco della commissaria, del comune e della Regione. La prefetta sa che avrà la disponibilità del Ministero, sarà inoltre affiancata da uno staff e inoltre con la contabilità speciale potranno essere inseriti altri finanziamenti. I tempi devono essere rapidi perché dobbiamo dare risposte alle famiglie. Sì, avete ragione, questo è un momento storico, per tutti, non a caso ho scelto Messina come prima tappa. Qui siamo riusciti ad affrontare e risolvere una vergogna che si trascinava da tempo”.

La visita alla baraccopoli

“Mi aspettavo questo scenario, ma in parte è peggio di quello che mi aspettassi. La prima sensazione quando sono entrata è stato desiderio di restituire normalità, dignità, diritti a queste persone che non meritano di vivere cosi”. Mara Carfagna si è espressa così durante un sopralluogo alla baraccopoli.

Un messaggio di speranza ma anche di concretezza

“Spero di aver portato un messaggio di speranza – ha proseguito – ma anche di concretezza non sono qui a promettere ma qui per raccontare quello che abbiamo fatto e che rappresenta la prima pietra su cui costruire un futuro nuovo per queste persone. Non promesse, non impegni, ma una assunzione di responsabilità. In pochissime settimane siamo riusciti ad arrivare ad individuare la soluzione di un problema che si trascinava da decenni questo mi emoziona molto soprattutto dopo questa visita ma mi responsabilizza ancora di più, staremo a fianco del sindaco Cateno De Luca e del prefetto per dare a queste persone una casa decente e dignitosa in tempi brevi”.

Ha continuato: “Il problema delle baracche si trascinava da decenni, noi lo abbiamo portato a soluzione, abbiamo individuato non solo i finanziamenti ma la figura del commissario che sarà il prefetto Cosima Di Stani. Speriamo che tutto si possa attuare nei tempi previsti, lavoreremo a fianco dell’amministrazione comunale, della regione Sicilia e della struttura commissariale affinché i tempi possano essere brevissimi”.

Il decreto sarà approvato entro fine mese

Ed ha concluso: “Il decreto Sostegno nel quale è stato inserito l’emendamento che contiene lo stanziamento finanziario ma anche i dettagli sulla figura commissariale sarà approvato entro il 31 maggio, dopo di che con il Dpr si procederà alla nomina del commissario straordinario di governo e conseguentemente entro 60 giorni si dovranno perimetrare le aree dove intervenire”.

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