Aveva allestito una serra artigianale in casa, corredata di tutti gli strumenti necessari per la coltivazione casalinga di cannabis. In manette un messinese di 37 anni. L’uomo, arrestato dai poliziotti delle Volanti, aveva messo in piedi, in un appartamento di via Risorgimento che era in suo possesso, un laboratorio per la produzione di sostanza stupefacente, attrezzandosi con lampade, aeratori, irrigatori e fertilizzanti. Otto le piante di cannabis rinvenute e sequestrate, a seguito della perquisizione effettuata, insieme a un chilo e 550 grammi di marijuana.

Si informava

Nell’appartamento sono state rinvenute, inoltre, numerose riviste relative alla coltivazione di canapa indiana. Sequestrati nell’appartamento in cui lo stesso 37enne risiede abitualmente con la madre circa 350 grammi di marijuana e quasi 3 grammi di hashish, che teneva in 24 barattoli custoditi in camera da letto, un bilancino di precisione, e la somma di denaro pari ad 36.579 euro suddivisa in banconote e monete di vario taglio. Dopo l’arresto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, l’uomo è stato rinchiuso nella casa circondariale di Messina Gazzi, in attesa di convalida del Gip.

Una pratica sempre più diffusa

Il ricorso alle piantagioni indoor in Sicilia è sempre più frequente. Nel messinese la scorsa estate l’ultima scoperta del genere quando in un’abitazione venne trovata droga sfusa in camera da letto e due piantine coltivate in un’altra zona della casa. La scoperta in quel caso fu fatta dai carabinieri all’interno di un appartamento a Gioiosa Marea. Ad essere denunciato il proprietario dell’immobile, un 32enne, alla Procura della Repubblica del tribunale di Patti, diretta da Angelo Vittorio Cavallo, già noto alle forze dell’ordine, in quanto ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti. L’operazione è scattata nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.

Pedinamenti da giorni

Da alcuni giorni i carabinieri della stazione di Gioiosa Marea avevano notato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione del 32enne. Per questo motivo vennero predisposti specifici servizi di osservazione e pedinamento che hanno consentito di accertare i movimenti effettuati dall’uomo e i militari dell’Arma diedero per questo corso ad un’attività di perquisizione dell’abitazione e delle sue pertinenze.

Articoli correlati