Si allarga a Capizzi, piccolo paese dei Nebrodi nel Messinese, il focolaio di Covid che sarebbe stato innescato da una festa di compleanno in un locale di Nicosia (Enna). Su una popolazione di 2900 abitanti si contano infatti 80 positivi.

Nei giorni scorsi erano 58. Oltre ai nuovi contagiati c’è stato un morto, un pensionato di 68 anni, mentre altre 150 persone sono state poste in quarantena in attesa dei risultati dei tamponi.

Il sindaco Leonardo Principato Trosso parla di una “situazione allarmante e di dati statistici preoccupanti” per una piccola comunità. Proprio su sua richiesta Capizzi, il presidente della Regione ha decretato Capizzi “zona rossa” fino al 13 gennaio.

I primi casi di contagio sono stati posti in relazione con una festa organizzata per i 18 anni di una ragazza che si è tenuta a Nicosia con quasi 150 invitati. Ora il Codacons si è rivolto alla magistratura perché si indaghi per l’ipotesi di concorso nella diffusione di epidemia colposa.

La decisione di far entrare il Comune in zona rossa è stato preso d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione dell’Asp e sentito il sindaco, serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus.

Intanto l’andamento dell’epidemia in Sicilia mostra segnali allarmanti.

L’analisi dei dati statistici elaborati dal Comune di Palermo sull’andamento dell’epidemia nell’isola lanciano segnali allarmanti. Emerge un generale peggioramento: rispetto alla settimana scorsa con un aumento dei positivi attivi, un aumento dei ricoverati, la crescita degli ingressi in terapia intensiva, un numero drammaticamente stabile di decessi mentre a diminuire è il numero dei guariti.

Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono stati 6931. La percentuale di crescita dei positivi nella settimana è pari al 23%, in aumento rispetto al 17% della settimana precedente.

Alla fine della settimana il numero degli attuali positivi è 35591, con una crescita di 2424 soggetti rispetto alla settimana scorsa. E la crescita dell’epidemia non è soltanto statistica. I ricoverati sono 1321, di cui 184 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana scorsa sono aumentati di 120 persone, dopo cinque settimane di calo. Si sono registrati 90 nuovi ingressi in terapia intensiva con un incremento che sfiora il 10% (+ 9,8% rispetto ai dati della settimana precedente). Proprio il dato dei ricoveri è quello più rilevanti ai fini della valutazione della fascia di attribuzione delle misure restrittive alle attività.

Il numero dei deceduti, pari a 2494, è aumentato di 196 persone rispetto alla settimana scorsa mentre il numero dei guariti (58462) è cresciuto di 4311 persone con una frenata rispetto agli ultimi dati. E per gli effetti del vaccino serviranno mesi

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