Tra le regioni italiane più “consumate” dal cemento c’è la Sicilia. Negli scorsi decenni, secondo uno studio di Legambiente, su un totale di 1.088 chilometri di costa, 662 (il 61%) sono stati urbanizzati e dunque trasformati da interventi antropici, principalmente per usi urbani, residenziali e turistici. Una parte consistente di questi interventi è abusiva, solo in alcuni casi oggetto di condono edilizio. Ben 268 chilometri di costa (il 25%) sono ormai irreparabilmente artificializzati dalla realizzazione di porti, tessuti urbani, e altre infrastrutture, per lo più strade che hanno tagliato lunghi tratti di paesaggio naturale e agricolo. Nel lasso di 24 anni, ovvero dal 1988 al 2012, in Sicilia si sono persi altri 65 chilometri di costa, cioè il 6% è stato cancellato dal cemento in un periodo in cui erano in vigore dei vincoli paesaggistici.

Di questo si è parlato stamattina nel corso dell’incontro “L’aggressione alle coste siciliane”, presso la Lega Navale di Messina, dove sono intervenuti, Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente Nazionale, Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia, Salvatore Granata, Legambiente Nebrodi, e il Prof. Giovanni Randazzo, docente di Dinamica dei litorali dell’Università degli Studi di Messina, organizzato in occasione del passaggio della Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista che oggi pomeriggio attraccherà al porto di Giardini Naxos e resterà in Sicilia sino a mercoledì 18 luglio.

“La sfida che oggi abbiamo di fronte – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – è di fare della qualità e diversità dei paesaggi costieri, la leva attraverso cui immaginare il futuro dello sviluppo territoriale e turistico del nostro Paese. Per riuscirci servono scelte chiare di discontinuità con gli ultimi decenni di urbanizzazione, a partire dalla salvaguardia di tutte le aree ancora rimaste integre. Le coste italiane non si possono più permettere di vedere ogni anno sparire chilometri e chilometri di paesaggi, semplicemente perché le norme di tutela non funzionano, affidandosi, nelle 12 Regioni costiere in cui non sono in vigore i Piani Paesaggistici previsti dal Codice dei Beni culturali, alla discrezionalità di funzionari regionali e Soprintendenze. Se il nostro Paese ha fatto finta di non vedere quanto stava accadendo lungo le coste, oggi non può più permetterselo perché ci troviamo di fronte a una fortissima crescita del turismo, con potenzialità di rilancio per alcune regioni italiane, se si punta sulla riqualificazione edilizia e valorizzazione dell’offerta”.

In Sicilia, a fronte di finanziamenti destinati a tutelare le spiagge dal pericoloso fenomeno dell’erosione, c’è il rischio che gli stessi finiscano per essere dispersi in una serie di interventi puntuali, inutili rispetto all’obiettivo della resilienza dei litorali e dannosi per l’ambiente. Si tratta dei fondi destinati, e in parte assegnati, nel quadro del Patto per la Sicilia e di altri 31 milioni di euro resi disponibili dal POR FESR Sicilia 2014-2017. Nella sola provincia di Messina le coste saranno investite da opere marittime, quali porti, strade litoranee e barriere di difesa per un valore complessivo superiore ai 200 milioni di euro. I relativi progetti sono promossi e gestiti dai comuni costieri, in assenza della necessaria pianificazione riferita, almeno, alle singole unità fisiografiche. Ciò significa che ciascun comune si appresta ad agire senza tener conto dagli effetti che la sua opera produrrà sulle spiagge di quelli limitrofi e sul sistema costiero. Esclusivamente sulla costa dei Nebrodi è stato avviato un “Contratto di Costa” che ha ricondotto alla struttura del Commissario Regionale per la mitigazione del dissesto idrogeologico la titolarità della progettazione degli interventi a tutela delle spiagge: un primo atto di pianificazione voluto dal Presidente della Regione che rimane, però, un’eccezione nel panorama regionale.

“Si tratta indubbiamente di un passo in avanti – commentano Gianfranco Zanna e Salvatore Granata, rispettivamente presidente di Legambiente Sicilia e dirigente Legambiente Nebrodi – ma non ancora risolutivo perché su questo tratto di costa incombono progetti dal pesante impatto (già finanziati) che, se realizzati, vanificherebbero qualsiasi tentativo di riequilibrio costiero. Nel resto della provincia ogni comune costiero ha avanzato la sua brava domanda di finanziamento per fronteggiare, quasi sempre in modo inadeguato, emergenze vere o solo immaginate: probabilmente, il vero obiettivo è ottenere e gestire un cospicuo finanziamento a prescindere dalla necessità e dalla qualità dell’intervento. In questa corsa al finanziamento può dunque succedere che anche luoghi simbolo della bellezza paesaggistica e della natura siciliana rischino di essere stravolti da interventi inutili e gravemente dannosi”.

Pare questo il caso dell’Isola Bella, nel comune di Taormina (Riserva Naturale e Sito Natura 2000), dove il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha messo a disposizione della Regione Sicilia e del Comune di Taormina un finanziamento di 2 milioni 900 mila euro per un piano di interventi di riqualificazione ambientale di quel sito, motivato da un presunto processo erosivo in atto e basato su ripascimento artificiale. Si tratterebbe di un intervento che non tiene conto della geologia, della storia e del valore ambientale del luogo e che avrebbe come conseguenza il suo snaturamento. Anche la spiaggia di Pollara (isola di Salina – Patrimonio dell’Umanità UNESCO), resa celebre dal film “Il postino” rischia di subire analoga sorte. Troppe volte, in passato, la disponibilità di finanziamenti pubblici ha costituito la leva per eseguire opere dannose che, a loro volta, hanno innescato il bisogno di altri interventi correttivi finendo per alimentare “l’industria delle emergenze”.

“C’è dunque un assoluto bisogno di ripensare la strategia e le modalità degli interventi a mare, con uno sguardo a quello che avviene a terra: vale a dire sulla gestione del territorio costiero che influenza e determina l’equilibrio delle spiagge – dichiarano Zanna e Granata – Ed esiste pure la necessità di rivalutare la previsione di costruire nuovi porti turistici e strade litoranee in un contesto nel quale le spiagge rischiano di scomparire per difetto di alimentazione ed irrigidimento della linea di costa”.

Il riferimento è in particolare alla costa dei Nebrodi dove, nonostante gli interventi di tutela delle spiagge stiano per essere ricondotti ad una visione unitaria, proseguono gli iter amministrativi per la realizzazione di un nuovo porto turistico nel Comune di Santo Stefano di Camastra, la cui diga foranea, aggettante 500 metri circa, priverà di alimentazione naturale le spiagge ad est, e una nuova strada litoranea del Comune di Torrenova a meno di 150 metri dalla battigia, che costituirà un irrigidimento della linea di costa.

“Prima di impegnare il finanziamento di 48 milioni per il porto e di 6 milioni per la strada – concludono – sarebbe il caso di chiedersi come impatteranno sulle spiagge limitrofe, comprese nel Contratto di Costa, e se esiste o meno il rischio di vanificare quel che di buono di cerca di fare per riequilibrare un dissesto quasi interamente frutto di interventi dissennati e di logiche predatorie”.

Il programma completo della Goletta Verde in Sicilia

Venerdì 13 luglio – Giardini Naxos

Ore 18.00 – La Goletta Verde arriva a Giardini Naxos

Sabato 14 luglio – Giardini Naxos

Ore 9.30 – 11.00 – Visite sulla Goletta

Ore 11.00 – Blitz al depuratore Fiume Alcantara

Ore 16.00 – Blitz all’Isola Bella “Giù le Mani dalla Costa”

Ore 17.30 – c/o Museo Archeologico Regionale di Naxos (via Lungomare Schisò)

Dibattito sulla bellezza e la salvaguardia delle coste

Saranno presenti:

· Vera Greco, direttrice Parco Archeologico di Naxos e Taormina

· Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia,

· Giovanni Randazzo, docente di Dinamica dei litorali dell’Università degli Studi di Messina

· Maria Costanza Lentini, archeologa e direttrice del Polo regionale per i siti culturali di Catania

· Mario Bolognari, sindaco di Giardini Naxos

· Pancrazio Lo Turco, sindaco di Francavilla di Sicilia

· Vincenzo Pulizzi, sindaco di Taormina

Domenica 15 luglio

Augusta

Ore 10.30 – Blitz della Goletta ad uno dei 19 scarichi fognanti

Priolo Gargallo

Ore 12.30 – Blitz della Goletta contro ecomostro Ex Espesi

Balata Calabernardo (Lido di Noto)

Ore 18.30 – Incontro sulla nidificazione delle tartarughe nel Golfo di Noto presso il Museo del Mare. Seguirà proiezione del documentario “Viaggio in Sicilia”

Ore 20.00 – La Goletta Verde arriva a Marzamemi

Lunedì 16 luglio – Marzamemi

Ore 11.00 c/o Spiaggia Spinazza – Flash mob “Usa e Getta? No Grazie!”

Ore 18.00 Piazza di Marzamemi – Aperitivo organizzato con ‘Ricrea’ nell’ambito della campagna ‘Cuore Mediterraneo’, a seguire proiezione del film “A plastic whale”

Martedì 17 luglio – Pozzallo

Ore 10.00 – La Goletta Verde arriva a Pozzallo. Flash mob contro le trivellazioni – #NoOil nelle Spiagge Pietrenere e Raganzino

Ore 12.00 – Flash mob contro le trivellazioni – #NoOil nella Spiaggia Sampieri (Scicli)

Ore 18.00 – Fotonotizia a bordo della Goletta Verde ormeggiata al porto: “Porti Aperti alla Solidarietà”

Ore 19.00 – Chiesa Madre “Madonna del Rosario” – Inaugurazione della mostra fotografica SBARCHI di Massimo Assenza, a cura del circolo Legambiente “a valata” di Pozzallo

Ore 19.30 – Piazza del Municipio – Incontro pubblico “Salvare vite non è reato. Per un Mediterraneo di pace e solidarietà”

Saranno presenti:

· Roberto Ammatuna, Sindaco di Pozzallo

· Mons. Antonio Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto

· Stefano Ciafani, Presidente Nazionale Legambiente

· Don Luigi Ciotti, Presidente Libera

· Claudia Lodesani, Presidente Medici Senza Frontiere Italia

· Kindi Taila, Presidente Deade

· Samuele Cavallone, Coordinatore Sicilia_Medici per i Diritti Umani

· Vincenzo Morello, Dottore del porto di Pozzallo

· Guglielmo Puzzo, Presidente associazione “Tutti i colori della vita” (minori stranieri non accompagnati), Pozzallo

· Francesco Fronte, Presidente CRI di Ragusa

· Paola Ottaviano, Legale Borderline Sicilia

· Sos Mediterranée

Mercoledì 18 luglio

Pozzallo

Ore 9.30 – 11.00 – Visite sulla Goletta

Catania

Ore 11.00 – Porticciolo di San Giovanni Li Cuti

Conferenza stampa di presentazione dei risultati del monitoraggio delle acque realizzato lungo le coste siciliane