Scoperti casi di assenteismo alla Procura di Patti, nel messinese. A finire nell’occhio del ciclone tre finanzieri che solo virtualmente sarebbero risultati sul posto di lavoro ed invece, di fatto, erano affaccendati in tutt’altro. Questa al momento l’accusa per i tre anche se l’indagine è alle primissime battute, secondo quanto trapela. I tre militari, un luogotenente, un maresciallo e un brigadiere capo, avrebbero fatto in modo di risultare presenti nel registro elettronico. Invece, secondo quanto sostengono i colleghi della tenenza di Patti che hanno portato avanti l’inchiesta, tutti e tre sarebbero stati al mare, a giocare al calcetto, a fare la spesa. Insomma, ovunque tranne che nel posto di lavoro nel quale erano assegnati.

Le indagini

Le indagini sono andate avanti per 4 mesi, da maggio e sino al settembre scorso. I tre finanzieri erano assegnati alla polizia giudiziaria della Procura di Patti ma adesso, dopo l’inchiesta, sono stati trasferiti in altri uffici. Indagine nata quasi per caso perché in realtà i tre sono stati intercettati nell’ambito di un’altra indagine delle fiamme gialle. Da qui i militari hanno ricostruito i loro movimenti, le timbrature, le lunghe assenze. In questi giorni sono stati notificati ai tre militari gli atti di conclusione delle indagini e rischiano il rinvio a giudizio. Le ipotesi di accusa formulate sono di truffa aggravata e falso.

Il caso dell’assessorato regionale alla Sanità

Di casi di assenteismo se ne sono verificati diversi in Sicilia. Nel luglio scorso ben 28 dipendenti regionali dell’assessorato alla Sanità di piazza Ottavio Ziino sono stati rinviati a giudizio, per altri 4 è stato accolto il rito abbreviato ed infine per altri 3 è arrivato il patteggiamento. Secondo l’accusa non rispettavano gli orari di lavoro e durante i turni si allontanavano per sbrigare faccende personali, fare la spesa, andare al bar.

L’ultimo precedente al Comune di Palermo

Altre inchieste sono scattate anche al Comune di Palermo. L’ultima ai Cantieri Culturali della Zisa e un’altra ai servizi cimiteriali. Anche in questo caso sono stati scoperti assenteisti cronici che al posto di lavoro ci stavano davvero poco. Su delega della locale Procura i finanzieri del locale comando provinciale hanno eseguito 28 misure cautelari. Le indagini condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi, attraverso videoriprese, appostamenti, pedinamenti ed esami documentali, hanno fatto emergere numerosi episodi di assenteismo perpetrati dai dipendenti che, dopo aver attestato la propria presenza in servizio, si allontanavano arbitrariamente dal luogo di lavoro per dedicarsi ad attività di natura privata e personale, quali acquisti o pratiche sportive. Molto frequenti erano poi i casi di timbrature multiple da parte di un singolo soggetto per conto di diversi colleghi in realtà non presenti in servizio.

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