Presentata a San Filippo del Mela in provincia di Messina, la Legge contro l’inquinamento in Sicilia promossa da Tommaso Calderone, Capogruppo di Forza Italia al Parlamento Siciliano.

Hanno partecipato inoltre diversi sindaci della Valle del Mela, territorio notoriamente identificato come la ‘”Valle delle parrucche”, a causa dell’alta incidenza delle neoplasie dovute agli agenti inquinanti presenti sul territorio.

“Prima della mia elezioni a deputato regionale – afferma il Capogruppo Calderone – dicevo che uno dei problemi che avrei tentato di risolvere sarebbe stato quello dell’inquinamento in Sicilia e soprattutto nella Valle del Mela. Potrei gonfiarmi il pezzo, dicendo che Forza Italia, nella mia persona, si è battuta per l’approvazione della legge. Non è così, farei un torto alla verità. Questa non è una battaglia di colore. È una bella pagina di politica, non gridata e che tende con sacrificio a risolvere i problemi del territorio. La legge si compone di due parti. La prima serve a monitorare in maniera seria la qualità dell’aria, la seconda a commisurare sanzioni per chi viola i limiti tabellari. È vero, le sanzioni sono dure, fino a 300 mila euro. Ma se tutti devono osservare le leggi, perché tutta questa paura per questa legge? La risposta è chiara ed evidente: perché costantemente tali limiti tabellari sono violati. Una parte dei proventi delle sanzioni – sino al 40 % – saranno destinati ai comuni ubicati tra i 3 e i 10 km dal luogo dove è stata constatata la violazione dei parametri. Ho ritenuto che sia giusto risarcire chi subisce illegali emissioni in casa propria”.

“Detto questo – continua il Parlamentare – spero che questa sia la legge più inapplicata della storia: vorrà dire che i parametri tabellari saranno rispettati e la salute dei cittadini tutelata. Questa non è una legge contro nessuno, ma in favore della salute, il bene primario. La Valle del Mela deve tornare a essere la valle del sole, la valle del mandarino, piuttosto che essere chiamata in modo macabro per l’elevata percentuale di malati di cancro. Questa definizione inaccettabile dobbiamo respingerla con i fatti, non con le chiacchiere degli ultimi quarant’anni, in cui, chi aveva la responsabilità di scrivere una legge che prevenisse tale piaga, si è sottratto”.

“Ho saputo di proteste in palazzi che contano per questa legge. Qualcuno – conclude Calderone – anche del mio partito, si è scagliato contro tale norma, definendola incostituzionale, che ammazza l’impresa. Forza Italia è per la sua storia il partito delle imprese, ma soprattutto deve essere il partito della salvaguardia dell’ambiente, della salute e dei bambini che si ammalano di leucemia nel nostro territorio. Per interessi beceri si vuole privare le nuove generazioni di vedere la luce? Questo non deve più accadere. Se una sola persona non si ammalerà più di cancro grazie a questa legge, io avrò raggiunto il mio risultato”.