Per contrastare gli effetti delle violente mareggiate che si infrangono sull’intero versante tirrenico, il governo Musumeci ha elaborato e messo in campo uno strumento di difesa globale e organico – il Contratto di Costa – che da Tusa fino a Patti servirà a salvaguardare ottanta chilometri di litorale messinese dai fenomeni erosivi.

In attesa, però, che gli interventi programmati prendano corpo, occorre porre rimedio ad alcune situazioni d’emergenza e dare risposte immediate a cittadini e amministrazioni locali che le sollecitano a gran voce.

E’ il caso di Gioiosa Marea nel Messinese, in particolare della frazione di San Giorgio dove i flutti, tra febbraio e marzo di quest’anno, oltre alla spiaggia hanno spazzato via strutture balneari, strada e, perfino, un campo di calcio: da qui la necessità di misure tampone per arrestare l’arretramento della linea di costa verso l’abitato.

Misure che stanno per essere realizzate attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La Struttura diretta da Maurizio Croce ha, infatti, affidato i lavori alla Cosmak di San Piero Patti.

La ditta, che si è aggiudicata la gara, realizzerà direttamente sull’arenile tre pennelli in massi, ciascuno della lunghezza di venti metri, che avranno il compito di neutralizzare gli effetti del moto ondoso.

Ciò permetterà un’opera di ripascimento della spiaggia, riportando la sabbia lì dove il mare l’ha sommersa.

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