Guido Silvestri, virologo, docente alla Emory University di Atlanta (USA), intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha spiegato che il Covid-19 è entrato “in una fase benigna”.

Per Silvestri, conclusa la fase emergenziale della pandemia, “dovremo convivere con Sars-CoV-2 come si convive con tanti altri virus”. Inoltre, in Italia va conciliata “la necessità di contenere il virus con il fatto che le chiusure generalizzate portano a danni socio-economici e psicologici devastanti, soprattutto nei più poveri e nei più giovani. La scelta della convivenza col virus, che non è un ‘liberi tutti’, ma un approccio basato tanto sulla scienza che sul buon senso”.

Per l’esperto, soltanto grazie ai vaccini in Italia “siamo potuti uscire in tempi relativamente brevi dall’emergenza. E sarebbe ora che si smettesse di fare disinformazione di stampo no-vax: questi preparati sono assolutamente sicuri ed efficienti”.

Per quanto riguarda la quarta dose da somministrare agli immunocompromessi, agli over 80 e ai fragili 60-69enni “è una scelta ragionevole, ormai con Omicron la mortalità coinvolge quasi esclusivamente soggetti non vaccinati o molto fragili in cui l’effetto della vaccinazione tende a diminuire nel tempo anche a causa della debolezza del sistema immunitario”.

In autunno, però, arriverà “una nuova recrudescenza di Sars-CoV-2, che si comporterà come tutti i virus respiratori, seguendo un andamento tipicamente stagionale. Saremo in grado di controllarla se ci faremo trovare preparati, cioè con la popolazione ben vaccinata, non solo anziani fragili, tutti, bambini compresi, e con quantità efficaci nel ridurre il rischio di Covid severo per Omicron e varianti simili”, ha concluso Silvestri.

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