«Sono favorevole all’obbligo vaccinale, ma credo sia giusto decidere sulla base dei dati di efficacia del vaccino. Sicuramente si tratta però di un elemento di chiarezza rispetto a questa farsa del Green Pass come strumento di sanità pubblica».

Così il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ha commentato a LaPresse la direzione intrapresa dal governo – e comunicata ieri in conferenza stampa dal premier Mario Draghi – verso l’ampliamento dell’obbligo vaccinale.

A preoccupare il virologo sono soprattutto i dati in arrivo da Israele, «che indicano come la vaccinazione abbia un’efficacia al momento di circa il 70%». La causa è probabilmente «un mix tra una diminuzione della protezione nel tempo e la presenza di varianti», ha aggiunto Crisanti.

«Fossi stato in Draghi avrei detto sicuramente che si andava verso l’obbligatorietà, ma anche che si sarebbero prima aspettati i dati israeliani», ha sottolineato Crisanti. Del resto, «non si può rendere obbligatorio un vaccino che non è del tutto efficace». Inoltre, per quanto riguarda l’obbligatorietà «sarebbe bello capire se è obbligatoria anche la terza dose, e anche capire prima se la terza dose sia efficace».

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