Fabrizio Pregliasco, virologo, direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, intervistato da Fanpage.it, ha affrontato il tema del vaccino.

L’esperto ha detto: «Non sappiamo ancora come sarà il vaccino anti-Covid. La storia della risposta immunitaria e di come riuscire a seguirla è tutta da inventare. I coronavirus lasciano normalmente anticorpi con protezioni di mesi. Per la Sars-Cov-1 l’immunità sarebbe addirittura di 3 o 4 anni. Non sappiamo però cosa avverrà con la Covid-19».

Pregliasco ha sottolineato che la strada dei «richiami» è quella che «attualmente si pensa di percorrere. Pare che il vaccino richiederà almeno 2 dosi da ripetere sui pazienti per garantire la copertura totale contro il virus».

«Probabilmente la risposta immunitaria data dal vaccino sarà più importante di quella naturale e saranno forse due i richiami. Il rischio di una mutazione c’è sempre, bisogna trovare la chiave per rendere la risposta immunitaria alla Covid effettiva con più richiami vaccinali», ha concluso l’esperto.

Intanto, il ministro della Salute tedesco Jens Spahn conta su un vaccino anti-Covid per la popolazione in Germania all’inizio dell’anno prossimo. Lo ha detto allo Spiegel.

Spahn ha, però, messo in guardia: potrebbe anche accadere che l’autorizzazione non arrivi prima di marzo: «Naturalmente la cosa migliore sarebbe avere un vaccino che possa evitare del tutto le nuove infezioni – ha anche affermato – Ma sarebbe già una conquista poter avere un decorso più moderato dell’infezione».

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