Con la ripresa delle erogazioni di prestiti alle famiglie crescono anche le frodi creditizie perpetrate mediante furto d’identità con un +8,7% rispetto al 2020. Lo dice l’ultima edizione dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti d’identità realizzato da CRIF – MisterCredit. “A fronte di una maggiore difficoltà a effettuare frodi fisiche in banca o presso gli sportelli fisici, lo sviluppo dell’e-commerce ha contribuito alla crescita dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno sofisticate ed efficaci” – spiega Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF. Questo determina un allungamento dei tempi di scoperta da parte delle ignare vittime: se da un lato il 52,5% dei casi viene rilevato entro 6 mesi, dall’altro lato in 1 caso su 5 le frodi risultano messe in atto addirittura cinque anni prima. È evidente che tanto più la frode viene intercettata tempestivamente, quanto più i danni saranno minimizzati e sarà possibile avere maggiori chance di evitare altri spiacevoli effetti”.

Nei primi sei mesi 1.390 frodi

Nei primi sei mesi dell’anno in corso le frodi creditizie rilevate in Sicilia sono state 1.390, un dato che posiziona la regione al 3° posto della graduatoria nazionale. A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Palermo, con 398 casi (che la collocano al 5° posto nel ranking nazionale), seguita da Catania, con 324 (6^ posizione), da Siracusa, con 159, e Messina con 127. Nel complesso, in Sicilia le frodi registrano un’ulteriore crescita del +7,32%. rispetto allo stesso periodo del 2020.

Le principali categorie di beni acquistati

Il prestito finalizzato continua ad essere la tipologia di finanziamento maggiormente coinvolto nei casi di frode, con il 43,1% del totale. Aumentano però i casi che interessano le carte di credito (+32,2%), che arrivano a rappresentare oltre un quarto del totale (il 26,7% per la precisione). Anche per i prestiti personali si registra un vero e proprio boom nel I semestre 2021 (+56,8%), arrivando a rappresentare il 16,6% dei casi. L’ultima rilevazione dell’Osservatorio CRIF – MisterCredit conferma al primo posto della graduatoria i finanziamenti fraudolenti destinati all’acquisto di elettrodomestici (con il 48,2% dei casi) a fronte di una crescita del +30,2% rispetto al primo semestre 2020.

Il profilo delle vittime

Secondo l’Osservatorio CRIF – Mister Credit emerge ancora una volta che la maggioranza delle vittime è rappresentata da uomini, nel 64,1% dei casi. In merito alla tipologia del contratto di lavoro, l’1,9%% delle pratiche di finanziamento di lavoratori dipendenti è risultata non conforme mentre per i lavoratori autonomi l’incidenza è addirittura pari al 2,7%. La classe di età più colpita è quella compresa tra i 18 e i 30 anni (con il 24,2% del totale), malgrado in questa fascia di popolazione il ricorso al credito sia decisamente inferiore rispetto ad altri segmenti più maturi. Tra le altre fasce di popolazione più colpite dal fenomeno, i consumatori di età compresa tra 41 e 50 anni spiegano il 22,7% del totale, seguiti da quelli tra 31 e 40, con il 22,4%.