Il 31 dicembre altro che cenone, per i lavoratori di Almaviva contact si chiude l’esperienza occupazionale. Dall’1 gennaio 2023 saranno in cassa integrazione. Infatti domani, 31 dicembre, è l’ultimo giorno di attività del servizio 1500 del ministero della Salute. Nelle scorse settimane sembra che si fosse aperto uno spiraglio per evitare l’ennesimo licenziamento di massa. In tutta Italia sono all’incirca 500 gli impiegati che saranno mandati a casa, di cui oltre 200 operanti nella sola sede Palermitana.
La parola fine
“Il ministero della Salute – si legge in una nota della Uilcom nazionale – ha appena inviato una comunicazione ad Almaviva Contact ufficializzando la cessazione del servizio 1500 a partire dal 31.12.2022”. Nei giorni scorsi il deputato alla Camera Davide Aiello aveva presentato una risoluzione in commissione Lavoro. L’obiettivo è quello di impegnare il governo ad adottare iniziative urgenti a tutela dei lavoratori di Almaviva contact. “Salvaguardare i livelli occupazionali nella città di Palermo – aveva detto Aiello – è un obiettivo ineludibile. Mi auguro pertanto che il governo si attivi immediatamente per giungere a tale risultato”.
Gli annunci rimasti tali
Sempre nei giorni scorsi si erano alimentate altre voci. Il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, aveva parlato di segnali confortanti sul fronte di questa vertenza. L’ipotesi era quella di una norma dal ministero della Salute per la proroga del servizio 1500 gestito da Almaviva. E poi una nuova gara su base triennale per riaffidare la commessa. Era emersa questa possibilità al tavolo di crisi convocato nelle scorse settimane. L’idea era quella di inserire la norma in finanziaria per consentire intanto una proroga di un anno del servizio.
Le proteste dei giorni scorsi
I lavoratori Almaviva hanno manifestato nei giorni scorsi davanti alla prefettura di Palermo. A seguire anche un incontro a cui hanno preso parte anche Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua. Una seconda manifestazione è stata organizzata a Catania. La problematica investe 500 addetti della commessa 1500 del ministero della Salute e 39 lavoratori della commessa American Express. A scadere le relative commesse. Questione che riguarda tutti i lavoratori dipendenti di Almaviva, prossima ad un progetto industriale che vedrà la dismissione totale.
Tamajo, “11 gennaio incontro al ministero Imprese”
“Mercoledì 11 gennaio, assieme a una delegazione dei sindacati, con l’assessore al Lavoro Nuccia Albano parteciperemo a una riunione al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ringrazio il ministro Adolfo Urso e tutto il suo staff che prontamente hanno risposto alla mia richiesta di convocare un incontro”. Lo rende noto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, in merito alla vertenza dei lavoratori Almaviva che dal primo gennaio saranno in cassa integrazione.
“Seguo la vicenda con attenzione – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – Il governo regionale farà la sua parte affinché si possa trovare una soluzione soddisfacente per i lavoratori di Almaviva e le loro famiglie che oggi si ritrovano a vivere in una condizione di incertezza”.
Ed aggiunge: “Alla riunione sarà presente anche il capo di gabinetto del Ministero alla Salute, Arnaldo Morace Pinelli. Per quanto nelle mie possibilità e competenze sono vicino alle famiglie dei lavoratori e al loro fianco nelle preoccupazioni. È necessario un atto di responsabilità e di coraggio da parte di tutti gli attori coinvolti”.
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