Nuovo stop in arrivo per gli autisti dell’Amat, a Palermo. I sindacati della società Partecipata che si occupa del trasporto pubblico in città hanno annunciato la data della seconda giornata di sciopero.  Gli autisti e i dipendenti amministrativi dell’azienda si fermeranno nuovamente mercoledì 21 febbraio. Lo stop sarà, come dichiarato in precedenza, di otto ore. Una manifestazione che seguirà a quella indetta l’8 gennaio e che ha registrato un’adesione praticamente totale dei lavoratori della Partecipata di via Roccazzo.

Stop ai mezzi Amat per otto ore

Una nuova mobilitazione che i sindacalisti di Amat, in una nota congiunta, spiegano così. “Poiché dall’incontro svoltosi (l’8 gennaio n.d.r.) non è emerso alcun utile elemento di conciliazione su nessun punto oggetto della vertenza, la riunione si è conclusa con un verbale negativo ritenendo pertanto chiusa ed infruttuosa la prima azione di sciopero. In ragione di ciò si proclama una seconda azione di sciopero di 8 ore per 21 febbraio 2024 di tutto il personale Amat Palermo S.p.A“. Gli autisti si fermeranno dalle ore 9 alle ore 17. I bus rientreranno nella rimessa di via Roccazzo, così come avvenuto nella prima giornata di sciopero. Inoltre, il personale amministrativo sciopererà per l’intera giornata lavorativa.

Lo sciopero era già stato annunciato nei giorni scorsi. Oggi arriva l’ufficialità di una data che viene comunicata con largo anticipo, al fine di ridurre i disagi all’utenza. Tra le rimostranze dei dipendenti dell’Amat vi sono il passaggio a Full-Time di tutti i lavoratori Amat ancora a Part-Time; l’stituzione di un ticket giornaliero di € 7.00 “buono pasto” per tutti i lavoratori; la revisione indennità di funzioni dei dipendenti di Area 1 e 2; l’istituzione “super-bonus” giornaliero per gli operatori di esercizio che svolgono effettivamente proprie mansioni; l’istituzione “super-bonus” giornaliero operatori di officina effettivamente occupati per la manutenzione e il recupero dei bus; la riattivazione e rimodulazione del premio “evitati sinistri”. Temi sui quali dall’Amministrazione Comunale non sono arrivate novità. Fatto che conferma un generale stato di crisi sul tema delle società Partecipate.