Continua la vertenza relativa ai lavoratori di Riscossione Sicilia per cui si prevede il passaggio all’Agenzia delle Entrate, un passaggio non ancora concluso, come lamentano i sindacati da mesi e che è ancora in una fase di stallo. Intanto le sigle sindacali chiedono di trovare soluzioni alternativa al fine di pianificare una soluzione diversa qualora il passaggio non dovesse avvenire. Il 4 marzo era stata indetta una giornata di protesta da Fisac Cgil, Fabi, First Cisl Ugl, Uilca, Unisin per tenere accesi i riflettori sull’incertezza del futuro dei 700 lavoratori della riscossione in Sicilia e sui rischi che incombono su retribuzioni e stabilità dei posti di lavoro.

“Garantire il personale di Riscossione Sicilia anche facendo chiarezza sulle trattative per il loro passaggio in Ader (Agenzia delle Entrate – Riscossione). Ma allo stesso tempo cercare soluzioni alternative qualora non si riuscisse a trovare un accordo con il ministero dell’Economia e finanze”. È quello che chiede il gruppo di Attiva Sicilia che ha presentato sull’argomento una mozione all’Ars e un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore all’Economia, entrambe a firma dei deputati Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Valentina Palmeri, Elena Pagana e Sergio Tancredi.

I lavoratori di Riscossione Sicilia non hanno, al momento, alcuna certezza sul loro futuro e, in considerazione delle difficoltà finanziarie della società, temono che possa essere a rischio anche il pagamento degli stipendi. Ecco perché diventa fondamentale “fornire rassicurazioni con soluzioni pronte e concrete ai dipendenti che vivono in uno stato di intollerabile incertezza sul loro futuro”, continuano i parlamentari di Attiva Sicilia. I deputati chiedono, inoltre, chiarezza al governo regionale sulle trattative con il Mef, che si protraggono ormai da mesi, che non hanno ancora prodotto risultati concreti, sia per quanto riguarda la questione dei dipendenti che per quanto concerne il servizio stesso di riscossione sull’Isola. “Serve stabilire un termine – affermano – superato il quale si dovrà preparare una soluzione alternativa che garantisca lavoratori ed equilibrio gestionale”.

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