Con 28 voti a favore e 22 astenuti l’Ars ha approvato il disegno di legge per un mese di esercizio provvisorio che era stato presentato dal governo. L’Ars ha poi approvato anche il cosiddetto ‘piano casa’ per la proroga dei termini per il sostegno alle attività dell’edilizia e la riqualificazione del patrimonio edilizio, e il bilancio consolidato.

Non mancano le prime reazioni dai banchi dell’opposizione: “Il governo Musumeci ha fallito l’obiettivo, mille volte dichiarato, di approvare bilancio e legge di stabilità entro l’anno ed è stato pertanto costretto a fare dietrofront e presentare l’esercizio provvisorio. Non farlo, avrebbe messo a rischio i conti della Regione e sarebbe stata una grave inadempienza di legge, così come avevamo detto ieri, prima in conferenza dei capigruppo e poi in aula”. Lo ha detto incontrando i giornalisti nella sala stampa dell’Ars il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo. “Certamente sorprende – conclude Lupo – che nelle ultime 24 ore il governo regionale abbia cambiato più volte opinione sulla necessità di approvare l’esercizio provvisorio. Ciò dimostra che il governo Musumeci non solo non ha una maggioranza ma neppure una linea politica”.

“Dopo aver fallito tutti gli obiettivi, Il governo del nulla non è riuscito a portare a casa nemmeno l’obiettivo minimo: evitare l’esercizio provvisorio. Cala così mestamente il sipario su anno di fallimenti che Musumeci, goffamente, ha cercato di coprire con la bufala del ‘dovere del silenzio’ e, sul filo di lana, con la fake news dell’approvazione del piano rifiuti, una scatola vuota che, al massimo, può essere assimilato ad una dichiarazione di intenti”. Lo affermano i deputati del M5S.

“Le emergenze di una Sicilia in ginocchio – afferma il capogruppo Francesco Cappello – rimangono tutte sul tappeto, dai rifiuti alla sanità, dalle strade, alla Formazione. Se c’è una cosa in cui Musumeci è riuscito in pieno è quella di avere fatto addirittura rimpiangere Crocetta, ed è quanto dire. Le poche cose buone che questo esecutivo è riuscito a portare in porto sono arrivate grazie alla vicinanza del governo Conte, che avrebbe potuto perfino fare di più se la Regione, paradossalmente, non si fosse messa di traverso, come nel caso della continuità territoriale per gli aeroporti di Trapani e Comiso, che oggi avrebbe potuto essere una realtà se Musumeci non ci avesse dormito sopra. Salvo poi lamentarsi per i prezzi esosi dei voli aerei per la Sicilia”.

Il presidente della Regione Nello Musumeci è intervenuto all’Ars, nel corso della seduta di pomeridiana, per illustrare la situazione nel catanese colpita dal terremoto. Stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie – ha detto Musumeci – ci aspettiamo l’impegno del governo nazionale che può essere attuato attraverso i sindaci e gli amministratori locali. Dopo l’intervento di Musumeci hanno preso la parola deputati di diversi gruppi parlamentari. La seduta quindi è stata chiusa, l’Ars si riunirà l’11 gennaio alle 11.