Il processo per l’omicidio di Vincenzo Trovato a Balestrate è alle battute finali, oggi l’arringa della difesa dell’imputato Gianvito Italiano che ha parlato di “legittima difesa”. La seconda sezione della corte d’assise di Palermo ha rinviato per eventuali controrepliche e per la sentenza al prossimo 6 dicembre. Per Italiano, originario di Partinico ma da tempo residente a Castelvetrano, lunedì scorso la Procura ha chiesto una condanna a 16 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario. Niente ergastolo, quindi, perché secondo la ricostruzione dei fatti gli sarebbe stata riconosciuta l’attenuante della “provocazione”.

Il fatto

Vincenzo Trovato, 22 annidi Trappeto, fu accoltellato sul lungomare di Balestrate nella notte fra l’11 e il 12 agosto del 2022, al culmine di una rissa dai contorni che mai furono del tutto chiariti. Si parlò di una discussione tra i due, di una prima colluttazione e poi di una seconda colluttazione che sarebbe stata fatale al giovane. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Partinico erano iniziate dopo il trasporto del giovane ferito gravemente alla guardia medica, in seguito alla rissa avvenuta vicino ad un lido del lungomare Felice D’Anna. Trovato è morto dissanguato all’interno della stessa guardia medica. Venne colpito alla gamba da una coltellata che provocò una profonda ferita.

L’indignazione della famiglia

“Una pena irrisoria, riteniamo – scrive in una lettera la famiglia Trovato -, che ci amareggia e offende la memoria di Vincenzo, ma anche la verità emersa nel processo. Infatti, dal processo non emerge soltanto la provocazione di Vincenzo nei confronti di Italiano. Quella sera la lite è nata dal fatto che Italiano ha frainteso una discussione verbale tra Vincenzo e un suo conoscente, parente di Italiano, che ha affermato lui stesso di aver salutato in modo tranquillo nostro figlio. Nel frattempo si è intromesso Italiano, per sapere cosa fosse accaduto, e alla risposta rassicurante di Vincenzo sul fatto che la discussione fosse serena, si è scagliato contro nostro figlio aggredendolo con un pugno. Non contento, Italiano si è diretto contro l’amico di mio figlio, che quella sera era uscito con lui per festeggiare l’assunzione di Vincenzo al Nord, picchiandolo senza nessun motivo”.

La tesi della difesa

Per l’avvocato dell’imputato Franco Lo Sciuto le immagini della videosorveglianza mostrerebbero un’altra verità. Vincenzo Trovato si sarebbe allontanato dalla rissa e sarebbe tonato indietro tentando di aggredire l’imputato con una chiave inglese.

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