Anche il personale della Sas impegnato in servizi sanitari ausiliari a pazienti e in strutture Covid, potrà ricevere un bonus straordinario, come già era avvenuto per il personale medico e sanitario. Il contributo, che sarà al massimo di 1.000 euro procapite, è stato appena deciso dall’Assemblea regionale Siciliana, che ha approvato un emendamento della deputata Marianna Caronia al disegno di legge stralcio con diverse norme di carattere finanziario.

“Diritti anche per questi lavoratori”

“Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia – afferma la deputata regionale Marianna Caronia – anche a questi lavoratori viene riconosciuto un piccolo ma significativo bonus, che è un modo per esprimere il ringraziamento di tutta la nostra comunità. Anche i lavoratori ausiliari sono stati e sono ancora in queste settimane parte importante dello sforzo del nostro sistema sanitario per combattere il Covid-19, ed è giusto che al loro impegno venga dato il giusto riconoscimento”.

Le proteste della sanità privata

Appena qualche giorno fa si era fatta sentire la voce in merito degli addetti ai lavori della sanità privata che lamentavano la loro esclusione dal bonus covid e dalla possibilità di partecipare alla campagna vaccinale. Per questo motivo i sindacati Nursind Palermo e Confintesa Sanità sono scesi in strada a manifestare solidarietà verso i colleghi del settore privato. Il sit-in si è svolto in piazza Ottavio Ziino a Palermo. Secondo i sindacati “strutture come il Buccheri La Ferla, l’Ismett, l’ospedale Giglio, hanno dato il loro contributo durante l’emergenza covid e gli operatori sanitari hanno messo a rischio la loro salute per il bene dei pazienti al pari dei colleghi del pubblico impiego”.

Ma anche nel pubblico ci sono i malcontenti

Le lamentele sono arrivate anche sul fronte della sanità pubblica. Nel giugno scorso sono arrivati i premi per tutti gli operatori sanitari del Civico di Palermo anche per chi non è stato in “trincea” contro il covid, e così i mille euro in busta paga sono scesi anche fino a 165 euro. Ad averlo denunciato il sindacato Nursind Palermo che segnalava un allargamento della platea dei beneficiari, che erano stato suddivisi in tre fasce, “in maniera molto discutibile, anche perché salta agli occhi il fatto che in alcune di queste unità operative lavorano noti sindacalisti dell’azienda. Il risvolto è stato che i dipendenti si sono visti assegnare per la fascia A 810 euro, fascia B 490 fascia c 165 euro”.

 

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