Via libera ai progetti per potenziare le attività di monitoraggio e controllo ambientale dell’Arpa Sicilia. Lo rende noto la sigla sindacale Fials Confsal che ha comunicato di avere già dato il proprio assenso per consentire, al bisogno, di espletare queste attività tramite i “progetti obiettivo”. In sostanza a fronte di una grave carenza di personale, e dove non è possibile ricorrere agli straordinari, i dipendenti effettueranno attività extra attraverso apposite attività retribuite.

Ok al lavoro straordinario per i dipendenti

Lo scorso anno a inizio agosto, in un incontro coi vertici dell’Agenzia, la Fials aveva già acconsentito a realizzare progetti per svolgere attività che non sarebbe stato possibile effettuare nell’ambito dei normali orari contrattuali e neppure in lavoro straordinario. In particolare i progetti hanno interessato da settembre a dicembre 2021 Gela, Vulcano, la vigilanza dei rifiuti e i controlli fonometrici per la rilevazione dei rumori notturni così come richiesto dall’autorità giudiziaria. Il 14 febbraio scorso la Fials-Confsal ha chiesto una dettagliata rendicontazione di tutti i progetti sperimentali per comprendere l’effettiva utilità e attraverso quali fonti di finanziamento sono stati remunerati i lavoratori che vi hanno preso parte.

Il via libera alla prosecuzione

A riguardo ha avuto modo di appurare che grazie a queste attività sono stati svolti, sequestri, controlli, sopralluoghi e monitoraggi su impianti rifiuti, zone industriali e aree oggetto d’inchiesta. Da qui il via libera alla prosecuzione.
“In questi anni – afferma Enzo Munafò, segretario provinciale – la Fials-Confsal ha dimostrato sempre con i fatti di essere al fianco dei lavoratori, di tutelare le giuste retribuzioni e soprattutto i fondi contrattuali da continui tentativi per ridurre la media pro-capite, in un contesto che vede oggi sempre più penalizzati i professionisti di Arpa dagli aumenti dei prezzi e dei beni fondamentali a cui non hanno fatto mai seguito altrettanti aumenti stipendiali, riducendone il potere di acquisto. In attesa dell’esito del ricorso contro lo stop al concorso che avrebbe potenziato il personale, la Fials ha già dato il proprio assenso affinchè per il 2022 tali progetti e anche altri, laddove se ne ravvisasse la necessità, possano essere espletati in prestazioni aggiuntive da parte dei lavoratori in servizio”.

Il Concorso Arpa annullato e il maxi ricorso

Intanto è pronto il maxi ricorso contro lo stop al concorso dell’Arpa Sicilia. La Fials tramite l’avvocato Francesco Russo Bavisotto ha inoltrato l’atto stragiudiziale all’Arpa chiedendo di revocare il provvedimento che ha di fatto annullato il concorso per 57 posti che aveva visto una massiccia partecipazione di circa 14mila partecipanti, facendo svanire i sogni di chi sperava in una occupazione da due anni. “L’azienda – si legge in una nota del sindacato – per giustificare il provvedimento di annullamento, ha sostenuto che dalla preselezione bisognava esonerare i dipendenti interni ritenendoli già ammessi al concorso”.

Per la Fials il provvedimento è illegittimo

Secondo la Fials però il provvedimento appare illegittimo per vari motivi. Intanto, sarebbe bastato ammettere, alla fase successiva alla preselezione, il personale interno, “evitando di dimostrare l’incapacità della pubblica amministrazione a gestire un concorso in maniera trasparente e aprendo la stura alle congetture di brogli mascherati”, anche perché il provvedimento di annullamento è arrivato dopo circa un anno. La Fials nella diffida ricorda inoltre che “in maniera inopportuna ed erronea, il direttore generale dell’Arpa ha dichiarato che ha rifiutato la ricezione degli esiti già validati dalla ditta appaltatrice della preselezione, all’atto della consegna presso i locali dell’Agenzia”.