Si torna a parlare di sfiducia al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Ed a rilanciare questa ipotesi è nuovamente Cateno De Luca, che si è dimesso dalla carica di sindaco di Messina per lanciarsi nella corsa proprio al successore di Musumeci. Nonostante le elezioni siano oramai tra una manciata di mesi, De Luca non molla la presa e sferra l’ennesimo attacco al governatore siciliano. Lo fa in un momento destramente delicato, con il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè a ribadire che Musumeci non è il candidato ideale per la coalizione.

L’isteria politica

“Lo avevamo già preannunciato a febbraio nel corso della conferenza stampa all’Ars con il deputato regionale Danilo Lo Giudice, adesso lo ribadiamo: di fronte alla balcanizzazione del parlamento siciliano si abbia il coraggio di andare subito al voto”. Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca all’indomani delle dichiarazioni del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che hanno ancora una volta evidenziato un quadro di assoluta “isteria politica” secondo il suo punto di vista.

I segnali

“Il 2 ottobre scorso – ricorda Cateno De Luca -, nel corso dell’assemblea di ‘Sicilia Vera’ a Taormina avevamo notificato l’avviso di sfratto al presidente Miccichè, a febbraio quando all’Ars ha ufficializzato la mia candidatura a presidente della Regione abbiamo presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Musumeci. Avevamo già fotografato una situazione di impasse politica e tracciato l’unica situazione possibile: andare al voto. Oggi – prosegue Cateno De Luca – gli effetti del ‘Catemoto’ hanno esasperato l’instabilità politica e la crisi interna al centrodestra, ma pur di difendere l’indifendibile si decide di andare avanti”.

Lo alle strumentalizzazioni

Secondo De Luca nei suoi confronti ci sarebbe anche un tentativo di censura di parte della stampa: “Si censura perfino il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – evidenzia l’ex sindaco di Messina – quando afferma che io avrei più consensi di Musumeci. Si sceglie di riportare alcune dichiarazioni e di censurarne altre. L’ho affermato ieri, lo ribadisco oggi: non voglio essere strumentalizzato nelle faide interne che appartengono al centrodestra. Il botta e risposta di ieri tra Miccichè e Musumeci rende la misura della crisi politica che il centrodestra sta vivendo. In questo quadro mi chiedo: come si pensa poter andare avanti fino a novembre? L’unica soluzione resta il voto anticipato. Mi rivolgo all’assemblea: non abbia paura di andare alle elezioni. Liberiamo subito la Sicilia”.

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