CGIL FP – COBAS/CODIR – FISASCAT CISL – CISL FP e SADIRS hanno richiesto alla Servizi Ausiliari Sicilia copia del quadro complessivo e sintetico del numero di personale, distinto per ente utilizzatore, qualifica e mansione svolta, che ha visto liquidata l’indennità di turnazione fissa e variabile nell’anno 2021 e nei mesi di gennaio e febbraio 2022.

La richiesta dei sindacati

“Una richiesta che potrebbe apparire strana e fuori dal contesto delle relazioni sindacali alle quali abbiamo attivamente preso parte negli ultimi anni, allo scopo di costituire un fronte sindacale comune molto ampio, in modo da presentare alla SAS proposte unitarie e, sostanzialmente, di non frammentare la forza sindacale nella sua complessità. Una richiesta di unitarietà da sempre evocata dai lavoratori societari – dichiarano i sindacalisti Franco Campagna, Michele D’Amico, Mimma Calabrò, Alfredo Piede e Fulvio Pantano che continuano – La richiesta di uno specifico settore di allocazione di risorse non è assolutamente strana, tantomeno fuori dal contesto in cui si dipanano le relazioni sindacali con la SAS”.

La situazione dei dipendenti regionali

CGIL FP – COBAS/CODIR – FISASCAT CISL – CISL FP e SADIRS si sono battute affinché il fondo del Ford (fondo risorse decentrate) potesse essere aumentato di almeno un milione di euro rispetto agli anni precedenti. Ciò perché, nonostante si applicasse lo stesso contratto di lavoro dei dipendenti regionali, dopo che il governo Crocetta decise di tagliare i fondi che venivano destinati alle società partecipate, in applicazione alla spending review, il divario di salario accessorio tra i dipendenti regionali e i dipendenti societari è diminuito del 50%, nonostante svolgessero mansioni analoghe e a parità di qualifica.

“Finalmente 14 dicembre 2021 – spiegano i sindacalisti – con il parere favorevole del Presidente societario, si è sottoscritto un accordo con il quale è stato raggiunto l’obiettivo di aumentare il fondo del Ford di un milione di euro. L’accordo – continuano – permetterà a tutti i lavoratori societari (non appena il Dipartimento Economia terminerà la procedura di riaccertamento dei residui attivi e passivi e sbloccherà i 20 milioni di euro di pertinenza dell’anno finanziario 2021 che dovrà versare a SAS) di percepire una performance di circa il 50% in più rispetto a quella degli anni precedenti”.

L’aumento del 50%

“Tale aumento del 50% del valore della performance rispetto agli anni precedenti, sebbene contribuisca a diminuire il divario tra dipendenti regionali e dipendenti societari in termini di salario accessorio, non ci soddisfa pienamente ma costituisce comunque un primo passo verso l’equiparazione salariale accessoria ai dipendenti regionali. Grazie a questo accordo, sono state poste le basi dell’accordo che si andrà a sottoscrivere nel corso di quest’anno. Con l’accordo del dicembre 2021, è stato richiesto preliminarmente di quantificare le risorse utili al passaggio a full-time di tutto il personale ad oggi in part-time, in modo da superare una deplorevole diseguaglianza tra lavoratori che dura da circa un ventennio. Con l’accordo è stato, inoltre, richiesto di applicare, laddove se ne manifestasse la necessità, l’istituto delle prestazioni straordinarie al personale di catalogazione e al personale amministrativo, di individuare un’indennità, tra quelle contrattualmente previste, per l’amministratore di rete ma anche di erogare almeno il 70% delle prestazioni accessorie, come richiesto e concordato nell’incontro del 14 dicembre”.

Il FORD (fondo risorse decentrate)

Campagna, D’Amico, Calabrò, Piede e Pantano sono tuttavia preoccupati che gli sforzi fatti per aumentare il fondo del Ford possano essere vanificati e che il personale societario possa vedere diminuire nuovamente, a parità di risorse destinate al Ford, la quota della performance con relativa diminuzione del potere di acquisto.

“Ecco perché, nel superiore interesse dei lavoratori della SAS – concludono i sindacalisti – non abbiamo esitato a chiedere determinati atti amministrativi, invitando il Presidente societario a sedersi intorno a un tavolo negoziale per discutere su come meglio allocare le risorse societarie nel rispetto del contratto di lavoro vigente”.

 

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