Riclassificazione del personale, rinnovo del contratto, pagamento del Ford (fondo risorse decentrate). Sono i motivi principali della protesta che si è tenuta nel pomeriggio all’assessorato alla Funzione pubblica in viale Regione Siciliana a Palermo.
I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Cobas/Codir, Sadirs e Ugl hanno manifestato per sollecitare il governo regionale all’immediata emanazione delle dovute direttive all’Aran Sicilia e per dare una svolta politica allo stato di stagnazione in cui versano le attuali vertenze presso l’Aran.
Le motivazioni dei sindacati
“Mentre a Roma sul rinnovo dei contratti nazionali sia economici che giuridici le procedure sui rinnovi dei contratti sono già in stato avanzato – scrivono i sindacati – il tema non sembra essere infatti nell’agenda del governo Musumeci. È quindi, necessario che la Giunta regionale proceda all’emanazione delle dovute direttive. Sul tema della riclassificazione e riqualificazione del personale le organizzazioni sindacali rappresentative hanno lavorato e presentato precise proposte per sbloccare la situazione, ma nelle ultime settimane, quando sarebbe dovuta riprendere l’attività del governo e dell’Aran con maggiore intensità, si è invece assistito a uno stato di stallo. Sul pagamento del salario accessorio 2020 c’è il problema del mancato rinnovo dell’organismo di valutazione, l’Oiv, che non consente di potere procedere con i pagamenti per le prestazioni accessorie effettuate durante l’anno 2020”.
Pantano “Chiediamo accordo ponte sul Ford 2020”
Fulvio Pantano del Sadirs spiega: “Noi chiediamo, oltre a tutto quello che chiedono i nostri colleghi, un accordo ponte relativamente al Ford 2020 che ammonta a 41 milioni certi, oggi certificati, più 7 da certificare e che consentirebbe il pagamento dell’indennità straordinaria e parte della performance in attesa che l’Oiv possa dare corso alla sua competenza relativa alla certificazione”.
Crimi “Manca direttiva per riqualificazione del personale”
A parlare anche Luca Crimi della Uil: “Siamo qui a manifestare e chiedere per l’ennesima volta quanto è stato determinato nel contratto. Abbiamo una commissione paritetica bloccata in assenza di una direttiva che possa garantire una riqualificazione e riclassificazione del personale della Regione. Atto dovuto da questa Amministrazione che oggi ha la sua forza nelle categorie più basse che devono essere sicuramente valorizzate a cui dobbiamo riconoscere il principio della meritocrazia”.
Agliozzo “Sollecitiamo Regione ad avviare trattativa”
Gateano Agliozzo segretario generale funzione pubblica Sicilia. “Oggi è una manifestazione per sollecitare il governo regionale ad emanare la direttiva per avviare la trattava del rinnovo dei dipendenti regionali. Un contratto che è scaduto nel 2019. Aspettiamo ancora risorse per definire un modello contrattuale che ci permetta di essere al passo con quello che sta avvenendo all’Aran nazionale.
Milio “Vengano riconosciute mansioni”
Marcello Milio, del Cobas Codir. “Oggi siamo qua per ricordare al governo che l’amministrazione è rimasta solo con qualifiche basse. Che in realtà non potrebbero svolgere compiti amministrativi che invece l’amministrazione costringe a fare. Vogliamo che vengano riconosciute queste mansioni e si ponga fine a questo stato di cose”.
Lo Verso “Sbloccare una situazione che è in stallo da 20 anni”
Ernesto Lo Verso segretario generale Ugl autonomie spiega: “Siamo qua per cercare di sbloccare una situazione di stallo che ormai è da 20 anni in cui l’attività organizzativa dell’amministrazione regionale non è andata avanti. La riqualificazione e classificazione del personale è diventato un aspetto importantissimo. I colleghi non sono più motivati. Parliamo di categorie A e B che da 20 anni sono fermi e quindi la necessità di produrre nuove motivazioni e nuove aspettative per i dipendenti regionali”.
Gli fanno eco le parole di Fabrizio Lercara, della segreteria regionale Cisl funzione pubblica Sicilia: “Abbiamo necessità che il governo si impegni per inserire nell’atto di indirizzo ciò che vuole fare per quanto riguarda il personale. Abbiamo una situazione per quanto riguarda i dipendenti della pubblica amministrazione regionale che è un po’ diversa da quella regionale.”
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