• Andamento del Covid19 in Italia, “ondata ridotta ad ondina”
  • Lo dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe
  • Per Cartabellotta si può guardare al futuro con ottimismo
  • I buoni risultati raggiunti grazie alla copertura vaccinale

“In questo momento tutti i numeri” della nuova ondata di Covid-19 “sono in discesa. Nonostante la variante Delta sia diventata prevalente grazie alla campagna vaccinale l’abbiamo domata e ridotta ad un’ondina che è già in fase discendente”. A dirlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.

“Stiamo uscendo dalla pandemia grazie alla copertura vaccinale”

“Non possiamo che essere ottimisti guardando al prossimo futuro – aggiunge – In Russia ci sono circa 25mila nuovi casi e 800 morti al giorno, con una copertura vaccinale al 30%. Questo dimostra che noi stiamo uscendo progressivamente dalla pandemia grazie all’ampia copertura vaccinale. Ovvio che noi ancora dobbiamo arrivare nella stagione invernale, però è giusto anche guardare con ottimismo al futuro e dire che siamo sulla buona strada”.

L’obiettivo resta quello di vaccinare più persone possibili

Sulla copertura vaccinale, il presidente di Gimbe sottolinea: “Oggi siamo al 79% di copertura della popolazione vaccinabile. Quando noi discutiamo di immunità di gregge ci riferiamo a tutta la popolazione, ma ad oggi la fascia 0-11 non è vaccinabile. L’obiettivo è vaccinare più persone possibili”.

Le incognite

“La prima incognita – precisa Cartabellotta – è il numero elevato degli over 50 che non hanno fatto neanche una dose, si tratta di circa 3 milioni, ma non sappiamo quanti di questi abbiano ricevuto esenzioni alla vaccinazione. L’altra incognita è che l’impatto dell’estensione del Green pass sulla vaccinazione è stato modesto. Vedremo cosa accadrà dopo il 15 ottobre. Altra cosa su cui dobbiamo riflettere è vedere cosa succede sulla durata della copertura vaccinale, in altri Paesi dopo 6-7 mesi la protezione sulla malattia grave per le persone fragili comincia a scendere, per questo stiamo iniziando con la somministrazione delle terze dosi”.

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