Il personale della ‘Fondazione Giglio’ di Cefalù e tutti i pazienti che dovranno essere ricoverati saranno sottoposti al tampone per individuare eventuali positivi al Coronavirus. Lo ha deciso il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, “per rafforzare e mettere ancor di più in sicurezza l’ospedale prevenendo eventuali contagi”.

Da circa un mese ‘Fondazione Giglio’ aveva già contingentato gli ingressi vietandoli ai familiari dei pazienti ricoverati e consentendo l’accesso solo dopo la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani.

“Ci siamo dotati – ha aggiunto il presidente Albano – di tutte le tecnologie necessarie per allestire un laboratorio di biologia molecolare”. Il laboratorio molecolare potrà sviluppare 100 tamponi al giorno nell’arco di sei ore.

L’ospedale Giglio di Cefalù è anche punto di cura Covid qualora ci sia un balzo dei contagi nei prossimi giorni. “L’individuazione di un‘area Covid presso l’ospedale di Cefalù risponde a una ragionata programmazione assessoriale, ed è immediatamente comprensibile come tale scelta assicuri al territorio cefaludese e madonita una pronta ed efficace risposta all’emergenza in corso, tale da confermare, ancora una volta, la specifica attenzione verso le problematiche sanitarie del comprensorio”. Lo afferma il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano.

Albano entra anche nel merito delle attività realizzate per mettere in sicurezza il presidio ospedaliero da eventuali contagi: “La Fondazione – rileva – ha provveduto ad isolare, rispetto ai percorsi ordinari, l’accettazione, la mobilità interna, la degenza, la gestione e il trattamento degli eventuali pazienti covid. E’ da escludersi qualsiasi possibile contatto diretto o di sovrapposizione tra i percorsi pazienti Covid e ‘no covid’. Infine – precisa il presidente – la Fondazione Giglio attiverà il reparto Covid, come stabilito dal cronoprogramma regionale, nel caso in cui si dovesse raggiungere il picco di positivi al virus previsto, al momento, nella seconda metà di aprile”.

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