Sono 566 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 24.743 tamponi processati con una incidenza di positivi di quasi il  2,2%, in risalita dopo la costante discesa degli ultimi giorni. La regione è nona nel contagio giornaliero di oggi.

Le vittime e i nuovi contagi

Le vittime sono state 14 nelle ultime 24 ore, tre in meno di ieri e portano il totale a 4.170. Il totale degli attualmente positivi è di 25.729, con decremento di 452 casi rispetto a ieri. I guariti sono solo 1.004.

La situazione nelle singole province

La distribuzione nelle province vede Palermo con 293 casi, Catania 138 casi, Messina 27, Siracusa 28, Trapani 16, Ragusa 10, Caltanissetta 14, Agrigento 32, Enna 8.

La situazione negli ospedali

Negli ospedali i ricoverati sono 849, 9 in meno rispetto ieri quelli in terapia intensiva dove adesso sono 123, 9 in meno rispetto a ieri.

Scatta l’allarme nei paesi della provincia di Palermo

Scatta l’allarme contagio nel Paese di Caccamo in provincia di Palermo, la stessa provincia nella quale si trova l’unica zona rossa siciliana attualmente attiva.

I positivi a Caccamo

I positivi al Covid a Caccamo sono 77, 8 ricoverati e il sindaco Nicasio Di Cola, dopo il parere positivo dell’Asp ha firmato l’ordinanza per la sospensione temporanea dell’attività didattica in presenza e della chiusura dei plessi del liceo delle scienze umane “monsignor Panzeca” e dell’istituto alberghiero “Mico Geraci”.

La sospensione delle lezioni

La sospensione delle lezioni in presenza parte da oggi e fino a sabato 13 marzo. “La particolare situazione gravata dal numero di contagi da Covid19 registrati nel nostro comune – dice il sindaco – impone l’adozione di misure di prevenzione e contenimento a tutela della salute pubblica.

I precedenti nella medesima provincia

Già da ieri la chiusura delle scuole per una settimana a scopo precauzionale era scattata in un altro comune della provincia. In aumento i casi tra gli studenti e gli insegnanti nelle scuole, con possibili quattro positivi Covid19 con variante inglese, e il sindaco di Villabate Gaetano di Chiara decideva di chiudere gli istituti scolastici per una settimana. Una scelta adottata insieme alle istituzioni sanitarie

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