Sono 259 i nuovi positivi registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 3.696 gli attuali positivi e passano a 409 i ricoverati in ospedale con un incremento di 4 ricoveri rispetto a ieri. Di questi 33 si trovano in terapia intensiva, tre in più rispetto a 24 ore prima, mentre diventano 376 i ricoveri in regime ordinario; 3.287 sono i pazienti in regime isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono stati 7374.  Anche oggi si registrano tre nuove vittime positive al covid: il totale sale a 329. I guariti sono 109.

Le tre vittime per il Covid in Sicilia sono due uomini di Catania, di 90 e 74 anni e una donna di Trapani di 84 anni. I nuovi 259 casi sono così ripartiti nelle province, 131 a Palermo, 9 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 66 a Catania, 1 a Enna, 23 a Messina, 17 a Ragusa, 1 a Siracusa e 7 a Trapani.

Intanto ha fatto la sua comparsa già ieri sera nelle ambulanze del 118 di Palermo e sarà esteso nelle prossime ore a tutta la Sicilia il tampone rapido. L’obiettivo della Regione è prevenire il diffondersi del Covid19 anche così. Il tampone rapido potrà essere fatto ai traumatizzati negli incidenti, agli infartuati e in generale a chi ricorre a cure mediche in regime di emergenza. In questo modo gli eventuali positivi potranno essere subito trattati per vie diverse rispetto a tutti gli altri già all’arrivo in ospedale evitando i residuali rischi di contatto.

È un passo avanti nella strategia di prevenzione della Regione Siciliana che tenta cosi di fronteggiare il crescere dei contagi. Anche oggi dal bollettino Covid19 mostra, purtroppo, un nuovo record di positivi ma il sistema sanitario tiene perché l’incremento dei ricoveri resta basso rispetto al numero dei positivi. Ad annunciare le nuove strategia aggiuntive è il Presidente della Regione Nello Musumeci

Ma non basta. I tamponi rapidi saranno utilizzati per uno screening di massa territoriale. Si comincerà testando tutta la popolazione delle isole minori. Gli abitanti degli arcipelaghi siciliani saranno sottoposti in massa a tampone rapido. Non è escluso che subito dopo si passi ad altri screening ad esempio per categorie di popolazione maggiormente a rischio o per gruppi di persone territorialmente esposte magari in aree con maggior contagio o in zone rosse.

Strategia di prevenzione maggiormente aggressiva, quindi, ma senza far calare l’attenzione. Proprio oggi, infatti, è entrata in vigore la nuova ordinanza nazionale che impone la mascherina anche all’aperto come già aveva fatto la Sicilia con l’ordinanza del governatore Musumeci di fine settembre. Una scelta simile anche nella sua applicazione nonostante critiche e polemiche soprattutto sulla scelta aggiuntiva di chiedere l’uso della mascherina anche a casa con i parenti. Una richiesta a fronte della quale appare quasi impossibile qualsiasi controllo. Per i trasgressori, comunque, previste multe fino a mille euro.

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