Una collaborazione tra i Carabinieri del Nas di Palermo e il Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Asp di Palermo ha permesso di scoprire un laboratorio di analisi di autocontrollo sugli alimenti gestito da una società di Palermo del tutto privo di autorizzazioni e di requisiti, che operava senza regole e procedure di controllo.

Ben 400 ditte ignare

Nella sede di via Badia, sede del laboratorio, venivano praticate analisi chimiche e microbiologiche non accreditate su matrici alimentari, rilasciando a circa 400 ignare ditte del settore alimentare attestazioni di verifica sugli alimenti false e non tracciate da documenti idonei, in spregio a ogni regola dettata dalle norme sulla sicurezza alimentare.

Il controllo e gli accertamenti, eseguiti dal NAS e dai Veterinari dell’ASP, hanno reso possibile l’individuazione di un intero percorso deviato e illegale messo in atto dai componenti della società che gestiva il laboratorio. Sono state trovate attestazioni di conformità degli alimenti con firme e timbri falsi, uno dei soci dell’attività certificava parametri analitici di conformità degli alimenti fregiandosi di una laurea mai posseduta ed in alcune attestazioni si faceva falsamente riferimento ad un ignaro laboratorio di analisi di altra società di consulenza alimentare che non aveva mai ricevuto i campioni di alimenti da analizzare.

Laurea mai conseguita

Inoltre la società di consulenza oggetto di controllo aveva ottenuto l’iscrizione al Registro regionale per la formazione degli Operatori del Settore Alimentare (OSA), avvalendosi di dichiarazioni mendaci nelle quali il docente e direttore dei corsi figurava in possesso della laurea, mai conseguita, in Scienze e Tecnologie Alimentari, ed aveva svolto quattro corsi sulla sicurezza alimentare per la formazione di 120 OSA. “Una vera associazione gestita senza scrupoli, volta a truffare gli ignari imprenditori e consumatori”, si legge nella nota Asp.

Tre segnalati

Il titolare della società di consulenza alimentare, S.M. di 29 anni, ed i soci S.M. di 61 e B.C.S. di 45, sono stati segnalati alle autorità Giudiziaria e Amministrative (Assessorato Regionale della Salute e Asp), per i provvedimenti di rispettiva competenza.

La Procura della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo dell’intera struttura contestando l’esercizio abusivo della professione di tecnologo alimentare e il falso compiuto nell’esercizio dell’attività di laboratorio di analisi. Il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato il sequestro.

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