Davide Faraone boccia in toto la gestione Leoluca Orlando. In un’intervista rilasciata ai nostri microfoni a margine dell’incontro organizzato da Ance sul tema infrastrutture, il senatore di Italia Viva lancia l’allarme sulle condizioni della città.

Presente anche il viceministro Teresa Bellanova, che ha ricordato la necessità di organizzare e programmare meglio i lavori pubblici. Parole pronunciate all’alba della bocciatura totale dei progetti siciliani relativi a fondi PNRR.

Faraone e la bocciatura a Leoluca Orlando (VIDEO)

Tanti gli argomenti trattati durante il dibattito a Palazzo De Seta. Fra questi, quello della crisi infrastrutturale del capoluogo siciliano. Uno stato di crisi il cui simbolo è l’immobilismo sui lavori del ponte Corleone. E’ proprio di questi giorni, il completamento dell’iter di nomina del commissario Mattia Castiglioni. Nomina voluta proprio dal gruppo di Italia Viva e, in particolare, dal senatore Davide Faraone.

“A nome della mia forza politica e del viceministro Bellanova, lasciateci prendere il merito di questo commissariamento. Per troppi anni il Comune di Palermo ha dormito e non ha fatto nessun intervento. Questa infrastruttura è fondamentale per la città. Staremo addosso a Castiglioni affinché l’opera si realizzi in tempi brevi. Se dovesse dormire, dovremmo incalzarlo ulteriormente”.

Ponte Corleone ed analogie con il ponte Oreto

Un duro lavoro quello che attende il burocrate, il quale dovrà praticamente partire da zero. “Il commissario deve lavorare dall’inizio. Sicuramente i tempi sono accelerati, grazie ai provvedimenti approvati dal Governo Draghi. Al tempo stesso, ci sono tutti gli strumenti in campo affinché l’opera possa concludersi nel più breve tempo possibile.

A domanda specifica, Faraone non esclude di riproporre l’iniziativa anche su altre strutture cardine della città. Fra queste anche il ponte Oreto, di cui vi abbiamo documentato delle condizioni in una nostra live. “Si può fare tutto. Se servirà, lo faremo come lo abbiamo fatto sul ponte Corleone. E’ scandaloso che il Comune non riesca ad agire al di là dei commissari”.

Bellolampo e rifiuti

Altro tema caldo riguarda la gestione dell’impianto di Bellolampo. Se i rifiuti ingombranti continuano a rappresenta un problema irrisolto, è anche vero che l’impianto ha vissuto giorni migliori. Da quanto si apprende dall’ultimo rapporto dell’Arpa, infatti, “l’intero piazzale, senza soluzione di continuità, risulta occupato dei rifiuti che superano anche altezze di circa otto metri. Non esiste una divisione tra le diverse tipologie di rifiuti (indifferenziato o parzialmente trattato). Si può ipotizzare che nell’intero piazzale siano depositati circa 40.000 tonnellate di rifiuti abbancati, gradualmente, sin dal settembre 2020”.

Una situazione che ha portato i cittadini del “limitrofo” quartiere di Borgo Nuovo a scendere in piazza. I residenti hanno lamentato l’impossibilità di aprire le finestre a causa dei cattivi odori provenienti dalla discarica. Quadro sul quale il senatore di Italia Viva rilancia il tema della necessità di un rinnovamento energetico. “Impianti moderni a basse emissioni, molto meno inquinanti delle discariche. Strutture che facciano diventare i rifiuti una ricchezza. Una risorsa economica anche per i palermitani, che vedranno calare i costi delle bollette, attraverso la creazione di energia. Così si può realizzare un intervento efficace, partendo ovviamente dalla raccolta differenziata.

Cimitero dei Rotoli e cinghiali

Non può non mancare alla situazione legata al cimitero di Santa Maria dei Rotoli. E’ proprio di queste ore la notizia del ritrovamento di un cinghiale morto in uno dei campi d’inumazione della struttura. Emergenza sulla quale Davide Faraone evidenzia tutte le responsabilità dell’Amministrazione Comunale. “Noi possiamo parlare anche di un commissario. Ma vi rendete conto che, così, stiamo commissariando in toto il Comune di Palermo, che non è in grado di fare quello che fanno tutte le città d’Italia, ovvero gestire il proprio cimitero. Io ho chiesto al ministro Guerini la disponibilità a far intervenire l’esercito per realizzare il nuovo cimitero, nell’area già prevista dal nuovo PRG”.

Sulla possibilità di un intervento a livello nazionale sulla questione, l’esponente renziano puntualizza che l’unico soggetto deputato a farlo è il sindaco. “Il ministro mi ha dato la disponibilità. Mi ha anche detto, “me lo deve chiedere il sindaco”. Io ho chiesto ad Orlando di muoversi in tal senso, ma non lo ha fatto. Da un lato, quindi, non è in grado di realizzare alcun intervento, dall’altro lato non fa intervenire in sostituzione il Governo nazionale. Credo che questo sia scandaloso”.

Comune di Palermo e bilancio

Una domanda, infine, è stata posta sul piano di rientro a cui il Comune di Palermo sta lavorando. Disagi economico-strutturali figli, a dire dell’Amministrazione, di un cattivo assetto a livello nazionale sul tema degli accantonamenti. Modifiche che sono state proposte da diversi comuni e sulle quali si attendono risposte da Roma. Spiegazioni che, secondo Faraone, non giustificano comunque i deficit finanziari di Palazzo delle Aquile.

“Tutto è fattibile. Credo che una sinergia fra il Governo nazionale e quello della città, ci debba essere. E’ un fatto positivo ed auspicabile. Il problema è che prima di chiedere una mano a Roma, dobbiamo capire come darci una mano da soli. Come mettere a posto i conti, come rendiamo le società ad intero capitale pubblico enti che creano ricchezza, invece di chiedere un intervento dal Comune per sanare i bilanci. Poi potremmo sederci con Draghi per avere risorse agggiuntive”.