La Regione siciliana commissiona la costruzione di un nuovo traghetto e Fincantieri lo costruirà per interno nello stabilimento di Palermo. Dopo le polemiche sullo sdoppiamento del cantiere e sul lavoro pubblico che rischiava di andare in altre regione arrivano le rassicurazioni.

La nuova nave per Lampedusa e Linosa

E’ stata, infatti, Aggiudicata a Fincantieri la costruzione di una nuova nave traghetto (Ropax Classe A) per le tratte tra la Sicilia e le isole di Lampedusa e Pantelleria. Si tratta di una gara bandita dalla Regione Siciliana, per un importo a base d’asta di 114,6 milioni di euro.

Nuova nave avrà capacità doppia

La nuova unità navale sarà dotata di tecnologie idonee a garantire la navigazione nel Canale di Sicilia in qualsiasi condizione meteorologica e avrà una capacità doppia rispetto a quelle attualmente in servizio, così da assorbire il previsto incremento di traffico nei prossimi anni.

L’assessore alle Infrastrutture

Il nuovo traghetto commissionato dalla Regione Siciliana a Fincantieri sarà realizzato a Palermo. Lo conferma proprio l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, in merito all’ipotesi contraria ventilata nelle scorse ore.

“Come ho già avuto modo di chiarire, Fincantieri, all’atto di partecipazione alla gara per la fornitura di una unità navale RO-PAX Classe A – chiarisce l’assessore Aricò – nell’offerta tecnica ha previsto la costruzione della chiglia e dello scafo nel cantiere navale di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e la realizzazione di tutte le altre lavorazioni previste nel progetto aggiudicato, nel cantiere navale di Palermo. I motivi di tale sdoppiamento di sede erano di natura eminentemente tecnica; legati cioè alle caratteristiche della sede del polo navale di Palermo. Adesso, mentre si stanno definendo gli atti relativi al contratto d’appalto, Fincantieri ci ha però comunicato che la nave verrà interamente realizzata presso i cantieri navali di Palermo, ritenuti oggi idonei alla costruzione di entità navali di queste dimensioni. Tale impegno sarà formalizzato nella sottoscrizione del contratto”.

Nuovi contributi per il passaggio sullo Stretto

Intanto arrivano nuovi contributi per gli autostrasportatori. Saranno a fondo perduto  e sono stati previsti dalla Regione Siciliana in favore degli autotrasportatori che varcano lo Stretto di Messina. Il governo Schifani, nell’ultima seduta di giunta, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, ha approvato l’atto propedeutico al nuovo avviso pubblico, che ha una dotazione di 3 milioni di euro per il 2023, per il sostegno all’attività di chi trasporta merci su gomma.

Il via libera della giunta innalza al 50 per cento il rimborso regionale sui titoli di viaggio acquistati per l’imbarco dei mezzi, con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate accompagnati dagli autisti, su qualsiasi vettore di attraversamento marittimo dello Stretto.
“Con questo provvedimento diamo una risposta concreta al sistema della movimentazione merci da e per la Sicilia – afferma l’assessore Aricò – e al contempo diamo respiro alla categoria degli autotrasportatori. Obiettivo prioritario del governo Schifani è lavorare per ridurre il gap derivante dalla condizione di insularità”.

Fiom Palermo “Soddisfazione per la notizia a Palermo, come da anni chiediamo”

La Fiom Cgil Palermo esprime apprezzamento per l’operato del deputato regionale Adriano Varrica, intervenuto sulla vicenda, chiedendo che la commessa venisse realizzata interamente presso il Polo cantieristico di Palermo, “per il suo impegno e per la vicinanza al Cantiere Navale di Palermo”.

Ed ancora: “Una buona notizia che il nuovo traghetto per il isole minori commissionato dalla Regione siciliana sarà realizzato a Palermo – dichiarano per la Fiom Cgil Palermo il segretario generale Francesco Foti, il segretario d’organizzazione Marco Biondo e le Rsu Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella – É un fatto positivo che, sgombrando altre ipotesi in campo, sia arrivata la conferma dall’assessorato alle infrastrutture che sarà interamente costruito a Palermo. La costruzione di navi intere è una nostra rivendicazione che portiamo avanti da anni. Un importante lavoro, la realizzazione dello scavo, non solo per i lavoratori di Fincantieri ma soprattutto per i lavoratori dell’ indotto saldatori, carpentieri, tubisti e pittori, pontisti e per il resto dei lavoratori di servizi e assistenza. Fincantieri comunque deve garantire carichi di lavoro anche al sito di Castellammare di Stabia, oltre a una stabilità produttiva e occupazionale. Sia Palermo che Castellammare di Stabia sono sempre stati i due cantieri del gruppo nazionale con meno carichi di lavoro rispetto agli altri. Fincantieri deve farsi carico di distribuire commesse e mission produttive non solo per tronconi di navi ma per per le costruzioni intere, in maniera equa, nei suoi cantieri”.

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