• Firmata intesa che durerà dieci anni
  • Prime attività ambulatoriali a giugno
  • Intanto i sindacati chiedono chiarimenti su “prestito” personale al “Vincenzo Cervello”

Dopo l’annuncio è arrivato nero su bianco. Oggi a Roma, infatti, è stato siglato l’accordo tra le fondazioni Gemelli e Giglio per potenziare l’offerta sanitaria dell’ospedale di Cefalù. L’intesa servirà per lo sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico della struttura nella cittadina normanna.

La convenzione durerà dieci anni

La convenzione, di durata decennale, è stata firmata dal presidente della Fondazione Gemelli, Carlo Fratta Pasini, e dal presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano. Presenti il direttore generale del Gemelli, Marco Elefanti, il preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Rocco Bellantone, il direttore amministrativo della Fondazione Giglio, Gianluca Galati.

L’accordo

L’accordo – le cui linee di sviluppo erano state illustrate dai partner la scorsa settimana al presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, in un incontro a Palermo presso Palazzo Orleans – prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento quale IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Caratare Scientifico) per il Giglio. Inoltre la convenzione prevede la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.

La Fondazione Gemelli è stata individuata quale partner per il potenziamento dell’Ospedale di Cefalù, quindi della sanità siciliana, attraverso una manifestazione di interesse, pubblicata nell’ottobre del 2019, e successivamente con un bando di gara che ha consentito di selezionare la proposta progettuale maggiormente in linea con gli obiettivi della Fondazione Giglio.

Nella fase di avvio, l’accordo prevede l’ampliamento o la creazione presso l’Ospedale di Cefalù di diversi centri di alta specializzazione e complessità per la diagnosi e il trattamento medico e chirurgico di diverse patologie: grave obesità, malattie della tiroide, tumori epatobiliari e pancreatici, neoplasie ginecologiche, endometriosi; nonché la realizzazione di un centro integrato di chirurgia robotica.

Prime attività ambulatoriali a giugno

Le prime attività ambulatoriali saranno avviate dal mese di giugno, mentre i ricoveri a partire da settembre. Il piano presentato dalla Fondazione Gemelli prevede, nei dieci anni di durata della convenzione, il trattamento in regime di ricovero di 15.805 pazienti: dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno.

“La sottoscrizione della convenzione – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Albano – dà il via libera a questo straordinario progetto di partenariato con la Fondazione Gemelli che nel giro di un anno implementerà l’offerta sanitaria del Giglio con il duplice obiettivo di dare l’opportunità, a tanti nostri concittadini, di trovare una risposta di cura nella nostra struttura e di ridurre la mobilità passiva che grava sulla spesa sanitaria regionale”.
Il presidente Albano ha, inoltre, anticipato l’organizzazione di un “open day” per far conoscere tutti i nuovi centri di cura che saranno attivati con il Policlinico Gemelli.

“L’accordo oggi raggiunto – ha affermato il presidente del Gemelli Fratta Pasini – avvia una partnership di lungo periodo che consentirà al Policlinico Gemelli, attraverso la collaborazione con una fondazione pubblica del territorio, fortemente motivata e dinamica come la Giglio, di sviluppare un progetto condiviso di crescita dell’offerta sanitaria, ampliando e potenziando la propria operatività e rendendola più prossima ai bisogni della popolazione siciliana”.

I sindacati sul “prestito di personale all’ospedale Cervello”

Nel frattempo, la Fp Cgil Palermo chiede chiarimenti su un altro accordo, quello stipulato tra la fondazione Giglio di Cefalù e l’azienda Villa Sofia Cervello per il “prestito” di personale sanitario all’ospedale palermitano per fronteggiare il Covid.

Il sindacato ha infatti commentato con una nota inviata al presidente della Fondazione Istituzione Giglio di Cefalù, ed al responsabile Risorse umane, da Domenico Mirabile, Fp Cgil medici e Rita Barranco, segretario aziendale Fp Cgil Palermo.
“Abbiamo appreso, noi ed i lavoratori, ancora una volta dalla stampa, di una convenzione interaziendale per mandare il personale sanitario all’ospedale palermitano Vincenzo Cervello che al momento si trova in difficoltà sul fronte della pandemia da Covid-19 in città e nella sua provincia”.

“Ai sindacati non è stato comunicato nulla”

E sottolineano il fatto che ai sindacati “non è stato comunicato nulla”.

Mirabile e Barranco continuano: “Non v’è dubbio alcuno che se questa è una guerra dobbiamo combatterla tutti assieme. Ma in guerra non si lasciano i feriti sul campo di battaglia, le convenzioni internazionali prevedono apposite tregue per raccogliere e curare i feriti. E se le tregue sono il frutto di un patto fra le parti, nel caso specifico riteniamo a ragion veduta che una delle parti in campo siano le lavoratrici e i lavoratori e chi li rappresenta. I feriti sono senza dubbio i malati non Covid che comunque necessitano di cure. E allora la prima domanda che il sindacato della Funzione Pubblica Cgil pone è: l’impegno dei lavoratori presso l’ospedale “Vincenzo Cervello” di Palermo comporterà la chiusura di reparti dell’Ospedale Giglio di Cefalù? Se sì, da chi verranno accolti i pazienti che hanno bisogno di cure ordinarie?”.

Sottolineano Domenico Mirabile e Rita Barranco: “E’ chiaro, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni, che nessuno si tira indietro, né noi né le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo. Ma non tirarsi indietro non significa abdicare sul fronte dei diritti e delle tutele che, proprio in questo caso, assumono un significato più ampio rispetto a quelli contrattuali, abbracciando tutto il campo di azione del dlgs 81/2008”.

La Fp Cgil pone anche alcuni quesiti logistici e chiede di sapere se il personale sanitario sarà ospitato a Palermo e dove o se i dipendenti del Giglio saranno costretti a viaggiare prima di ogni turno di servizio e alla fine del turno stesso. Le spese rimarranno a carico delle lavoratrici e dei lavoratori?
“Considerato che i lavoratori presteranno analoga assistenza e svolgeranno il medesimo lavoro ma appartengono a tipologie pubblico-privato e a contratti diversi, sanità pubblica-Aiop, come sarà colmata la differenza retributiva, sul trattamento fondamentale e sull’accessorio? A lavoro uguale non può corrispondere salario diverso”.

E ancora il sindacato della Funzione Pubblica chiede di sapere se il periodo di servizio svolto in comando sarà valutato come servizio reso presso il pubblico anche, eventualmente, per il raggiungimento dei requisiti per la stabilizzazione previsti dalla legge Madia. E se verranno erogate le stesse indennità Covid previste per i dipendenti del servizio pubblico e già appositamente finanziate con risorse nazionali e regionali.

“In ultimo – concludono Mirabile e Barranco – considerato che per i comandi è previsto obbligatoriamente il consenso scritto del lavoratore, immaginiamo sia solo su base volontaria”.

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