Due anni senza la strada provinciale, con continui incendi che mettono a rischio l’incolumità di cose e persone in assenza di una via di fuga percorribile. Questa è la vita che si trovano a vivere i residenti dell’area di Gibilrossa, luogo posto fra il quartiere Ciaculli di Palermo e i comuni di Belmonte Mezzagno e Misilmeri. Fatto che diventa un problema nel caso in cui, come avvenuto mercoledì 13 settembre, scoppia qualche incendio nelle aree verdi limitrofe alla SP 37. Fiamme che sono arrivate a circondare alcune abitazioni, con i residenti costretti a provvedere come potevano in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso. Intervento reso difficile, appunto, proprio dalla chiusura della strada provinciale, che non permette ai mezzi a quattro ruote e ai camion di raggiungere determinati posti. Così, i vigili del fuoco sono stati costretti ad intervenire attraverso un elicottero, inviato sul posto per spegnere le fiamme che si stavano espandendo sulla montagna.Un episodio nel quale, inoltre, non sono mancati gli atti di vandalismo. Come quello condotto all’interno della galleria. Luogo nel quale ignoti hanno bruciato l’ennesima auto rubata.

La denuncia del comitato “Gibilrossa”

Un’area priva di arterie di collegamento dal novembre 2021, quando parte della montagna circostante collassò, provocando una frana che danneggia la sede stradale. Per rimettere in piedi l’infrastruttura servirebbero due interventi, uno relativo ai lavori di manutenzione straordinaria e l’altro relativo all’annullamento del rischio idrogeologico. Opere per un totale complessivo di spesa di oltre 10 milioni di euro, per la quali ci sono i progetti ma non i relativi fondi per poterle mandare a gara. Un fatto che il comitato “Gibilrossa”, composto da residenti della zona e presieduto da Manfredi Campagna, torna a denunciare con forza .

L’estate sta finendo, ma non per i piromani che continuano il loro assedio al territorio e ai residenti di Gibilrossa  – sottolinea -. Questa volta si sono spinti ancora oltre, appiccando il fuoco con più intensità e di fronte a molte abitazioni, ed incendiando persino una vettura all’interno della galleria Paramassi sulla SP37. Ancora una volta i mezzi di soccorso hanno impiegato molto tempo ad arrivare a causa della strada provinciale chiusa. È intollerabile come non solo le istituzioni non abbiano ancora ripulito la strada dai rifiuti e dalla vegetazione sempre più fuori controllo, ma non facciano nemmeno nulla per permettere ai mezzi di soccorso di passare dalla galleria Paramassi in caso di emergenza come avvenuto ieri”.

“Diversi residenti si sono sentiti male a causa del fumo che hanno respirato mentre tentavamo tutti insieme di arginare le fiamme come potevamo. Inoltre, stanno continuando ad utilizzare la zona di Gibilrossa come una discarica abusiva, il tutto scaricando ad ogni ora del giorno senza che le forze dell’ordine abbiano ancora messo lo stralcio di una fototrappola o un servizio di videosorveglianza come chiediamo da mesi. È ormai in atto una guerra aperta fra i residenti che resistono alle varie emergenze e i criminali che usano Gibilrossa come un “parco giochi” in cui è possibile fare tutto senza alcuna conseguenza. Per non parlare della mancata illuminazione stradale in molte zone di Gibilrossa, che espone tutti a maggiori pericoli. Adiremo le vie legali se necessario, ricordando anche a tutte le istituzioni e le forze politiche che come cittadini non dimenticheremo il trattamento vergognoso che abbiamo ricevuto”, ha concluso Manfredi Campagna.

I disagi per i residenti di Ciaculli, Misilmeri e Belmonte Mezzagno

La strada è stata sbarrata nel corso del tempo con dei new jersey. Ma ciò non ha impedito agli incivili di utilizzare la strada come una sorta di discarica a cielo aperto in cui abbandonare di tutto, dai rifiuti ingombranti alle auto rubate. Ciò nonostante la presenza di circuiti di videosorveglianza, segnalati da appositi cartelli apposti in zona. Uno stop alla viabilità che ha comportato immani disagi agli abitanti del quartiere Ciaculli, nonchè ai residenti dei comuni di Misilmeri e, soprattutto, Belmonte Mezzagno. Ciò al netto dei problemi di sicurezza che questa chiusura comporta. La Sp 37 infatti, come è noto, è una delle poche arterie viarie di uscita per i residenti dell’area di Gibilrossa. Fatto che, in presenza di incendi, rischia di complicare la vita non solo ai mezzi di soccorso ma anche agli stessi abitanti che, a volte, sono costretti a lasciare i propri mezzi. Come avvenuto proprio in queste ore, con il rogo che ha causato danni proprio nell’area in questione.

Fatto per il quale il sindaco di Belmonte Mezzagno Maurizio Milone ha inviato nelle scorse settimane una lettera a tutte le autorità coinvolte (Città Metropolitana di Palermo, Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Ufficio per il Dissesto Idrogeologico), chiedendo un celere reperimento delle risorse necessario a finanziare i lavori.  All’interno della missiva inviata agli uffici, il primo cittadino ha chiarito, ancora una volta, i disagi vissuti dalla sua comunità. “Sono trascorsi 22 mesi di massima sofferenza per i cittadini, che non vedono risposte concrete al loro bisogno essenziale di spostamento e mobilità. A settembre riaprono le scuole – evidenzia il sindaco – e la chiusura del tratto stradale della SP 37 continuerà a creare l’impossibilità per gli studenti pendolari, residenti nel comune di Belmonte Mezzagno, di raggiungere in tempo utile gli istituti scolastici superiori. A tutto ciò – prosegue Maurizio Milone – si aggiungono i gravi disagi in termini di sicurezza geenrale, dal momento che raggiungere il più vicino ospedale di Palermo diventa più difficoltoso anche per i mezzi di soccorso”.

Una lettera nella quale il sindaco cita i due interventi da eseguire sulla SP 37. Il più corposo, da 6,8 milioni di euro, riguarda la mitigazione del rischio geomorfologico. Opere per le quali è già disponibile il progetto definitivo realizzato dall’ingegner Fabio Cafiso e sul quale si è registrato l’interessamento dell’Ufficio Regionale per il Dissesto Idrogeologico diretto da Maurizio Croce. Le ultime notizie parlano di un reperimento delle risorse necessarie all’interno dei fondi FSC 2021-27, per i quali si aspetta la quota di anticipazione dal Governo Nazionale. L’altro intervento riguarda la messa in sicurezza della galleria danneggiata dalla caduta massi del 2021. Anche in questo caso è già disponibile il progetto definitivo, realizzato dall’ingegnere Ivan Torretta, e che prevede un costo da 3,6 milioni di euro. Lavori di cui si dovrebbe far carico l’assessore regionale alle Infrastrutture e per i quali ci dovrebbe essere un ulteriore sopralluogo che sarà condotto dall’assessore Alessandro Aricò insieme ai tecnici del Dipartimento Tecnico nel mese di settembre.

Strada chiusa dal novembre 2021

L’epopea della SP 37 inizia a novembre 2021 quando la suddetta strada è stata chiusa a causa di una frana. Da allora, la via di collegamento diretto fra il quartiere di Ciaculli e il comune di Misilmeri non ha mai riaperto i battenti. Qualcuno, stanco della chiusura, aveva perfino rimosso i new jersey posti sulla carreggiata. Barriere poi riposizionate prontamente dalle autorità locali. Sul luogo sono stati eseguiti dei controlli attraverso l’utilizzo dei droni. Fatto che ha permesso di avviare l’iter per l’intervento di messa in sicurezza. Due gli incarichi attribuiti ad altrettanti ingegneri. Con riguardo al consolidamento del costone roccioso, l’ex Provincia ha scelto l’ingegnere Fabio Cafiso, con un impegno di spesa da circa 48.000 euro. Relativamente alla messa in sicurezza della galleria è stato coinvolto invece l’ingegnere Ivan Torretta, con una spesa complessiva da 146.000 euro. Ad oggi però i progetti non sono stati tramutati in realtà, con la strada che quindi rimane chiusa, trasformata in discarica in attesa che si inizino i lavori per rimetterla in funzione.

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