In attesa dei finanziamenti necessari, la SP 37 di Gibilrossa continua a rimanere chiusa. Sono passati quasi due anni da quando, nel novembre 2021, l’arteria di collegamento fra il quartiere di Ciaculli e il comune di Belmonte Mezzagno è stata chiusa al traffico a causa di uno smottamento che si è verificato ad uno dei costoni della montagna. Una frana che ha danneggiato la galleria e che ha comportato la chiusura al traffico veicolare, in attesa dei lavori. Interventi per i quali serviranno circa dieci milioni di euro. Risorse che, al momento, non sono ancora nella disponibilità degli uffici.
I disagi per i residenti di Ciaculli, Misilmeri e Belmonte Mezzagno
La strada è stata sbarrata con dei new jersey ma ciò non ha impedito agli incivili di utilizzare la strada come una sorta di discarica a cielo aperto in cui abbandonare di tutto, dai rifiuti ingombranti alle auto rubate. Ciò nonostante la presenza di circuiti di videosorveglianza, segnalati da appositi cartelli apposti in zona. Uno stop alla viabilità che ha comportato immani disagi agli abitanti del quartiere Ciaculli, nonchè ai residenti dei comuni di Misilmeri e, soprattutto, Belmonte Mezzagno. Ciò al netto dei problemi di sicurezza che questa chiusura comporta. La Sp 37 infatti, come è noto, è una delle poche arterie viarie di uscita per i residenti dell’area di Gibilrossa. Fatto che, in presenza di incendi, rischia di complicare la vita non solo ai mezzi di soccorso ma anche agli stessi abitanti che, a volte, sono costretti a lasciare i propri mezzi. Come avvenuto proprio in queste ore, con il rogo che ha causato danni proprio nell’area in questione.
La lettera del sindaco di Belmonte Mezzagno
Fatto per il quale il sindaco di Belmonte Mezzagno Maurizio Milone ha inviato una lettera a tutte le autorità coinvolte (Città Metropolitana di Palermo, Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Ufficio per il Dissesto Idrogeologico), chiedendo un celere reperimento delle risorse necessario a finanziare i lavori. All’interno della missiva inviata agli uffici, il primo cittadino ha chiarito, ancora una volta, i disagi vissuti dalla sua comunità. “Sono trascorsi 22 mesi di massima sofferenza per i cittadini, che non vedono risposte concrete al loro bisogno essenziale di spostamento e mobilità. A settembre riaprono le scuole – evidenzia il sindaco – e la chiusura del tratto stradale della SP 37 continuerà a creare l’impossibilità per gli studenti pendolari, residenti nel comune di Belmonte Mezzagno, di raggiungere in tempo utile gli istituti scolastici superiori. A tutto ciò – prosegue Maurizio Milone – si aggiungono i gravi disagi in termini di sicurezza geenrale, dal momento che raggiungere il più vicino ospedale di Palermo diventa più difficoltoso anche per i mezzi di soccorso”.
I lavori da eseguire a Gibilrossa
Una lettera nella quale il sindaco cita i due interventi da eseguire sulla SP 37. Il più corposo, da 6,8 milioni di euro, riguarda la mitigazione del rischio geomorfologico. Opere per le quali è già disponibile il progetto definitivo realizzato dall’ingegner Fabio Cafiso e sul quale si è registrato l’interessamento dell’Ufficio Regionale per il Dissesto Idrogeologico diretto da Maurizio Croce. Le ultime notizie parlano di un reperimento delle risorse necessarie all’interno dei fondi FSC 2021-27, per i quali si aspetta la quota di anticipazione dal Governo Nazionale. L’altro intervento riguarda la messa in sicurezza della galleria danneggiata dalla caduta massi del 2021. Anche in questo caso è già disponibile il progetto definitivo, realizzato dall’ingegnere Ivan Torretta, e che prevede un costo da 3,6 milioni di euro. Lavori di cui si dovrebbe far carico l’assessore regionale alle Infrastrutture e per i quali ci dovrebbe essere un ulteriore sopralluogo che sarà condotto dall’assessore Alessandro Aricò insieme ai tecnici del Dipartimento Tecnico nel mese di settembre.
Strada chiusa dal novembre 2021
L’epopea della SP 37 inizia a novembre 2021 quando la suddetta strada è stata chiusa a causa di una frana. Da allora, la via di collegamento diretto fra il quartiere di Ciaculli e il comune di Misilmeri non ha mai riaperto i battenti. Qualcuno, stanco della chiusura, aveva perfino rimosso i new jersey posti sulla carreggiata. Barriere poi riposizionate prontamente dalle autorità locali. Sul luogo sono stati eseguiti dei controlli attraverso l’utilizzo dei droni. Fatto che ha permesso di avviare l’iter per l’intervento di messa in sicurezza. Due gli incarichi attribuiti ad altrettanti ingegneri. Con riguardo al consolidamento del costone roccioso, l’ex Provincia ha scelto l’ingegnere Fabio Cafiso, con un impegno di spesa da circa 48.000 euro. Relativamente alla messa in sicurezza della galleria è stato coinvolto invece l’ingegnere Ivan Torretta, con una spesa complessiva da 146.000 euro. Ad oggi però i progetti non sono stati tramutati in realtà, con la strada che quindi rimane chiusa, trasformata in discarica in attesa che si inizino i lavori per rimetterla in funzione.
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