Sono 425 le domande di investimento pervenute, fino alla fine di ottobre, per la misura “Più artigianato“, ovvero l’avviso pubblicato la scorsa estate dall’assessorato delle Attività produttive che vede come soggetto attuatore Crias e che regolamenta le agevolazioni per le imprese artigiane dell’isola da un fondo di circa 39 milioni di euro.
Le province nel dettaglio
Nel dettaglio, la provincia che ha fatto registrare il maggior numero di domande è quella di Ragusa (20,99%), seguita da Palermo (20,41%), mentre risultano in ritardo le province di Caltanissetta (1,46%) e Siracusa ( 2,04%). Le domande sono in fase di istruttoria; 162 (per un valore complessivo di 13 milioni di euro di investimento) sono state positivamente deliberate dal Comitato tecnico regionale agevolazioni per complessivi 3.168.854 milioni di euro.
“La misura – dice l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo – riscontra un buon gradimento fra gli artigiani siciliani che, nonostante la difficile congiuntura economica, continuano ad investire sulle loro aziende per crescere e competere. Notiamo un buon trend di richiesta, circa 5 domande al giorno, d’importo medio di 150 mila euro, presentate allo sportello telematico, accessibile sul sito www.crias.it. Così come apprezzabile è lo sforzo degli uffici della Crias e del Ctr nelle operazioni di istruttoria e valutazione delle domande che nell’arco di 45 giorni dalla loro presentazione vengono lavorate. Una conferma dell’impegno che l’Assessorato che rappresento sta ponendo al contingentamento dei tempi di attuazione delle misure dedicate alle imprese”.
La misura Schifani
La misura del governo Schifani è destinata alle imprese artigiane operanti in Sicilia che abbiano stipulato con le banche contratti di finanziamento/leasing finanziario per investimenti e spese. L’ammontare delle risorse disponibili destinate al finanziamento è pari ad 37.959.442,84 milioni di euro. Le agevolazioni consistono in un abbattimento degli interessi sui finanziamenti bancari/contratti di leasing finanziario fino all’80% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del finanziamento a cui si aggiunge un contributo in conto capitale pari al 20% degli investimenti sostenuti.
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