Anche questa notte e questa mattina la morsa degli incendi non lascia Palermo e provincia. All’alba a Piana degli Albanesi un rogo si è sviluppato nei pressi della centrale elettrica di Guadalami in contrada Kaggiotto. Fiamme anche a rifiuti, persino ad un deposito che si trova a Carini ma anche per le strade dove si trova la solita spazzatura abbandonata.
Le squadre al lavoro
Al lavoro le squadre di vigili del fuoco, forestale e protezione civile un po’ ovunque tra questa notte e questa mattina. La centrale idroelettrica Enel che si trova a Piana è assolutamente importante per Palermo e provincia. Parliamo di un sistema che allo stato attuale ha una capacità di pompaggio di 60 megawatt, dunque un eventuale danneggiamento avrebbe ripercussioni sui servizi idrici ed elettrici. Oltretutto su questo impianto di recente l’Enel ha presentato un progetto di potenziamento al ministero della Transizione ecologica per portare la capacità a 80 megawatt. Incendio a sterpaglie, di piccola entità, anche nella zona di baglio Carta a Partinico.
I soliti rifiuti a fuoco
Immancabili oramai gli incendi ai rifiuti. Quello che ha più preoccupato è stato l’incendio, per cause in via di accertamento, che si è sviluppato all’interno di un deposito autorizzato a Carini che insiste nella zona industriale. A fuoco invece rifiuti abbandonati per strada o accatastati nei cassonetti nei quartieri palermitani del Villaggio Santa Rosalia, a Falsomiele e a Brancaccio tra le vie Lussorio Cau, Utveggio, dell’Airone e Villagrazia.
Ieri l’ennesimo calvario di fuoco
Ieri sono state decine gli interventi per incendi sempre nel palermitano. Dapprima sono stati spenti i due roghi divampati in mattinata a Palazzo Adriano, poi vigili del fuoco e forestali sono stati impegnati per spegnere diversi roghi nella zona di Marineo, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Lercara Friddi, Termini Imerese, Cerda, Corleone e Misilmeri. Interventi a protezione di alcune abitazioni minacciate delle fiamme e aziende agricole.
Tra sabato e domenica bosco in fiamme nel Trapanese
E’ un’estate dove i roghi sono senza soluzione di continuità in Sicilia. Tra sabato e domenica il bosco Angimbè è stato di nuovo attaccato da un probabile raid piromane che ha divorato buona parte del suo polmone verde. L’area che si trova a Calatafimi, nel Trapanese, ha visto andare in fumo all’incirca una cinquantina di ettari secondo le prime approssimative stime. E’ stato necessario l’intervento aereo per potere riuscire a domare le fiamme in serata ed evitare danni ben peggiori. La parte del bosco andata a fuoco era una zona impervia, difficile da raggiungere con mezzi da terra. Ecco perché è stato necessario l’intervento di canadair ed elicotteri della forestale. Da terra invece vigili del fuoco, protezione civile, forestale e varie associazioni di protezione civile hanno fatto quel che potevano arginando l’avanzata del rogo.
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