Incidente ieri al posto medico avanzato dell’ospedale Cervello di Palermo. Durante le operazioni di spurgo è stato sovraccaricato il generatore che è andato in tilt facendo sgonfiare la tensostruttura.

Dentro c’erano cinque pazienti di cui 4 in barella. Fuori pioveva. Il problema è stato risolto dopo poco con la sistemazione del posto medico e le operazioni sono riprese normalmente.

Intanto non si ferma l’afflusso dei pazienti Covid. Stamattina sono 64 quelli registrati, con un indice di sovraffollamento del 320 per cento.

Le nuove strutture installate davanti agli ospedali palermitani

Queste nuove strutture sono state installate le scorse settimane negli ospedali di Palermo per fronteggiare la pressione crescente sulle aree di emergenza da parte di pazienti Covid, con le ambulanze in code per ore davanti a pronto soccorso e le sirene azionate per protesta da parte del personale sanitario.

Tre al momento i “punti medici avanzati” in tensostruttura all’ingresso degli ospedali Cervello e Civico e all’ospedale di Partinico.

Questi presidi, organizzati dalla direzione del 118, sono fondamentali per far scendere i pazienti dalle ambulanze e avviare la loro presa in carico.

Donato, tenda che si sgonfia simbolo improvvisazione

“Il collasso della sanità siciliana porterà a nuove e pesanti restrizioni con immani danni per l’economia regionale”. Lo dice l’europarlamentare indipendente Francesca Donato. “Se oggi abbiamo tutti gli ospedali siciliani in grave difficoltà – spiega la deputata europea – non è solo per l’esplosione dei contagi ma anche per il fallimento del Governo Musumeci sul fronte dell’incremento dei posti letto e dell’arruolamento di personale medico qualificato nei reparti Covid, sia di pronto soccorso che di terapia ordinaria, subintensiva ed intensiva. Aumentare i posti letto senza il personale medico significa fare lazzaretti”.

Per Donato “lo sgonfiamento della tensostruttura montata davanti al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo, con dentro cinque pazienti, è purtroppo il simbolo non solo dell’improvvisazione di questo governo regionale, ma anche dell’ inconsistenza dell’intera strategia di risposta al Covid di Musumeci e Razza”. “Deve essere chiaro che chiusure e restrizioni che a breve verranno invocate e che danneggeranno le attività economiche siciliane sono il risultato dell’incapacità del governo della Regione di dare risposte adeguate dopo due anni di pandemia”, conclude Donato.

Continua la corsa del virus

Lotta al covid19 a Palermo con riscontri di contagi ancora altissimi. Continua senza sosta l’attività del centro tamponi attivato ad inizio anno all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, la cui istituzione era stata sollecitata dalla deputata Marianna Caronia. Ogni giorno, circa 550 persone vengono refertate, con un tasso di positività che supera da giorni il 20%.

L’ultimo bollettino

Sono 7.803  i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 31.786 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 12.949. Il tasso di positività scende al 24,5% ieri era 25%.

Il paragone con il resto d’Italia

L’isola è al sesto posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 17.581 casi, al secondo posto l’Emilia Romagna con 14.194 casi, al terzo  la Campania con 13.107 casi, al quarto posto il Lazio con 9.440 casi e al quinto Piemonte con 8.571 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 118.640 con un aumento di 6.863 casi. I guariti sono 917 mentre le vittime sono 23 e portano il totale dei decessi a 7.705.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1.303 ricoverati, con 42 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 138, 4 casi in più rispetto a ieri.