La maggior parte degli incidenti stradali in Sicilia, dice il focus dell’Istat che ha reso noti i dati statistici relativi al 2019, avviene tra due o più veicoli (72,4%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.796 casi, 36 vittime e 6.073 feriti), seguita dallo scontro laterale (1.465 casi, 6 decessi e 2.114 persone ferite).
La tipologia più pericolosa è l’urto con ostacolo accidentale (4,9 decessi ogni 100 incidenti), seguono lo scontro frontale e la fuoriuscita (4,4). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,9 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,2 decessi). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la velocità troppo elevata e la guida distratta sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 40,8% dei casi.
Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo elevata incide da sola per il 16,4%. Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per I 15-29enni (8,7 per 100mila abitanti) e per gli ultrasessantaquattrenni (4,9 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 62,4% delle vittime e il 65,6% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 21,0% dei morti e il 27,4% dei feriti, i pedoni il 16,7% dei deceduti e il 7% dei feriti.
Il 54,3% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+ mentre il 60,5% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. L’indice di lesività standardizzato è pari a 656,9 per la classe di età 15-29 anni e a 389,9 per quella 30-44 anni.
Per quanto riguarda gli Incidenti stradali, a Palermo, sono diminuiti dell’otto per cento nel 2019 rispetto all’anno precedente ma aumenta il numero dei morti che si impenna del 30% in più, passando da 20 a 26 (di cui 8 pedoni). Il dato arriva da uno studio realizzato dall’Ufficio di Statistica del Comune di Palermo. Diminuisce invece il numero feriti (-10,9%).
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