Riflettori accesi sul tumore al seno metastatico. In attesa che anche in Italia il 13 ottobre diventi la Giornata nazionale dedicata a questa patologia, come già accade in altri paesi, l’Associazione Serena a Palermo onlus, nata nel 2005 secondo gli obiettivi previsti dal movimento “Europa Donna Italia”, in collaborazione col Dipartimento oncologico “La Maddalena”, organizza tre giornate a Palermo – da venerdì 11 a domenica 13 ottobre – dedicate a questo tipo di tumore in stato avanzato con cui convivono oggi circa 37mila donne in Italia. Per l’occasione si illumineranno di viola, il colore scelto per la Giornata, tre monumenti simbolo della città: Palazzo Reale, Palazzo delle Aquile e il Teatro Massimo.
Il tumore al seno metastatico, detto anche carcinoma mammario di quarto stadio, è una patologia che dalla sua sede primaria – cioè il seno – si è diffusa in altre regioni del corpo, anche distanti, con il rischio di compromettere le funzioni degli organi vitali. Oggi, però, esistono nuove cure che cercano di impedire la proliferazione ulteriore delle cellule tumorali, garantendo una buona qualità della vita anche per molti anni.
Per fare luce sulle nuove terapie, sempre più personalizzate e promettenti, e per conoscere meglio questa patologia, con cui molte donne sono costrette a convivere, si svolgerà un evento organizzato in tre giornate, a cui parteciperanno non solo medici e addetti ai lavori, ma anche studenti, insegnanti e le stesse pazienti.
L’iniziativa si realizzerà contemporaneamente in 52 città italiane, sedi delle associazioni aderenti ad Europa Donna Italia. A Palermo si comincia venerdì 11 ottobre con la tavola rotonda dal titolo “Tumore mammario non una sola entità ma tante malattie diverse”, che si svolgerà dalle 9,30 nella Sala Mattarella del Palazzo Reale. L’incontro, che ha come responsabile scientifico Vittorio Gebbia, direttore dell’Unità operativa di Oncologia medica de “La Maddalena”, avrà come relatori diversi specialisti, ma sarà aperto anche a interventi del pubblico, con domande e risposte.
L’indomani, sabato 12 ottobre, protagonista sarà il mondo della scuola. Si svolgerà, infatti, alle 10, al liceo classico “Vittorio Emanuele II” in via Simone di Bologna, davanti alla Cattedrale, un incontro con studenti e docenti per sensibilizzare anche le nuove generazioni. Subito dopo, insieme agli insegnanti, circa 400 giovani sfileranno indossando magliette bianche con il logo della Giornata del tumore al seno metastatico, lungo via Vittorio Emanuele e via Maqueda, fino a raggiungere la scalinata del Teatro Massimo, dove si svolgerà un incontro istituzionale con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Infine, la manifestazione si concluderà, domenica 13 ottobre alle 16,30, nell’ospedale “La Maddalena” dove pazienti e operatori s’incontreranno nell’aula magna per un pomeriggio d’intrattenimento, con momenti di cabaret, proiezioni e degustazioni. In occasione della manifestazione la sera dell’11 ottobre una luce viola illuminerà il prospetto del Palazzo Reale, mentre il 12 e 13 toccherà al Palazzo delle Aquile, sede del Municipio, e al Teatro Massimo.
“Oggi il tumore al seno metastatico, seppur sia una malattia da cui non si può guarire, è sempre più curabile – sottolinea Carmela Amato, chirurgo senologo e presidente dell’Associazione Serena a Palermo onlus – . Grazie a farmaci che qualche anno fa non esistevano, oggi molte pazienti riescono ad avere una più lunga aspettativa di vita, nonostante la diagnosi infausta. Dunque, adesso, le donne sopravvivono e convivono con questo tipo di patologia, nonostante il pregiudizio faccia pensare spesso che si tratti soltanto di una malattia in fase terminale”.
“Ormai si tende a una cronicizzazione di questo tipo di patologia che prima non immaginavamo possibile – spiega l’oncologo Vittorio Gebbia – . Di questo parleremo alla tavola rotonda, a cui non parteciperanno soltanto addetti ai lavori, ma anche gli stessi pazienti che noi vorremmo coinvolgere attivamente. Punteremo l’attenzione anche sulle fake news che in tema sanitario oggi sono molto diffuse, cercando di sgombrare il campo da fraitendimenti e cattiva informazione”.
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