“Il riciclaggio in questo momento è il core business delle mafie insieme alla droga. Nell’ultima nostra semestrale abbiamo registrato solo due delitti di mafia in sei mesi, un record negativo per le mafie perché mai nella storia della Repubblica si erano registrati solo due omicidi.

Questo dimostra che le mafie hanno messo i kalashnikov nel cassetto e si dedicano a quello che è il loro vero core business: fare affari reinvestendo nel circuito dell’economia i fondi raccolti dal traffico di stupefacenti”. Ecco perché è necessario vigilare perché “non un solo euro del Recovery fund possa finire alle organizzazioni mafiose”. Lo ha detto Maurizio Vallone, direttore nazionale della DIA, a Palermo per inaugurare Antimafia Itinerante, una mostra che racconta i trent’anni della DIA.

La mostra

La  mostra dedicata alla Direzione investigativa antimafia, voluta da Giovanni Falcone, girerà l’Italia toccando 22 città diverse. In 34 pannelli sono raccontate le principali operazioni compiute dal corpo interforze dedicato alla lotta alla criminalità organizzata.

I successi della DIA

“Raccontiamo 30 anni di successi, 30 miliardi di patrimoni sequestrati e migliaia di mafiosi arrestati e quasi 200 latitanti assicurati alla giustizia e milioni di attività preventive in collaborazione con le prefetture per le interdittive antimafia costituiscono un risultato straordinario e unico al mondo. Non esiste alcun paese europeo o extraeuropeo una struttura interforze interamente dedicata alla criminalità organizzata”, ha sottolineato.

“Strada lunga, mafie non sono sconfitte”

“La strada è ancora chiaramente lunga e non la possiamo considerare conclusa o possiamo dire di avere vinto contro le mafie. Ma dei risultati importantissimi sono stati raggiunti in questi trenta anni – ha aggiunto Vallone -. l’attività della Dia serve a questo: fare analisi e capire dove stanno andando le organizzazioni criminali e prevenire l’infiltrazione ai patrimoni leciti e al circuito legale dell’economia”.

Occhio al Recovery Fund

Proprio su questo punto Vallone dice “questo è il fronte nostro di maggiore interesse soprattutto alla luce dei fondi che stanno arrivando dall’Europa con il recovery fund. E’ grandissima l’attenzione del governo, delle forze dell’ordine e del dipartimento di pubblica sicurezza e quindi della Dia per evitare che un solo euro possa finire alle organizzazioni mafiose”.

 

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