“La stabilizzazione dei lavoratori Asu promessa dai precedenti governi e che è stata impugnata in passato da parte dello Stato deve divenire una realtà e occorre trovare le migliori soluzioni normative possibili affinché ciò avvenga nel pieno rispetto delle regole evitando, come avvenuto negli ultimi anni, una nuovo stop”. Sono le parole del capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace sulla vertenza decennale che coinvolge i lavoratori Asu impiegati dalla Regione per i più svariati compiti.

Lavoratori mai stabilizzati dalla regione

Si tratta di lavoratori essenziali per la macchina regionale, che continua a impiegarli senza però aver mai stabilizzato il contratto lavorativo. Sono numerose le azioni intraprese dai sindacati di categoria ma mai nessun governo regionale è riuscito nell’impresa di dare a questa categoria un contratto a tempo indeterminato. “Occorre dare dignità alle oltre 4.500 persone alle quali ormai viene fatta intravedere la certezza di un contratto da 25 anni, ovvero dall’inizio del precariato”, aggiunge Pace.

Appello all’assessore Albano per risolvere la vicenda

“La Dc, anche grazie al lavoro che saprà sapientemente svolgere il neo assessore Nuccia Albano, alla quale auguro buon lavoro, si impegnerà nell’immediato per mettere la parola fine ad una vicenda che si è protratta per troppo tempo, dando così certezze a questa categoria di lavoratori”, conclude Pace.

Nei giorni scorsi anche l’appello al governatore Schifani

“Il Presidente della Regione assurga a garante dell’assunzione del personale ASU dei Beni culturali che l’amministrazione regionale utilizza da quasi un decennio”. È l’appello delle sigle sindacali. “Qualche giorno – evidenziano Michele D’Amico e Maurizio Abbate del Cobas/Codir, Rosario Greco di Confintesa e Barbara Gambino di USB –  fa il neo Presidente della Regione Siciliana, le Renato Schifani, subito dopo la proclamazione, ha manifestato pubblicamente l’intenzione del Governo Regionale di stabilizzare, in accordo con lo Stato, tutto il Personale ASU. Come è noto, già il precedente Governo Regionale, con norma regionale in applicazione di una norma Statale, tentò invano di stabilizzare il suddetto personale, norma che fu impugnata dal Dipartimento degli Affari Regionali e per le Autonomie e sulla quale pende una pronuncia della Consulta”.

Gli Asu da inserire nella pianta organica

I sindacati propongono a Schifani d’inserire nella nuova pianta organica regionale proprio il comparto dei lavoratori Asu. “Al di là dell’esito della pronuncia della Consulta – continuano i sindacalisti -, la Giunta Regionale, non appena si costituirà, potrebbe, su proposta dell’Assessore Regionale alla Funzione Pubblica, nel deliberare la nuova rideterminazione della dotazione organica dell’Amministrazione Regionale per l’anno 2023, inserire il Personale ASU in utilizzazione proprio nell’ambito della Regione Siciliana e più precisamente al Dipartimento Beni Culturali, tra il personale potenzialmente da assumere”. “Una siffatta iniziativa del Governo Regionale – commentano i sindacalisti di Cobas/Codir, Confintesa e USB – oltre a mitigare la carenza d’organico di personale, contribuirebbe a dare il buon esempio e ad avviare le procedure di stabilizzazione e di fuoriuscita dal precariato del Personale ASU in servizio proprio presso la Regione Siciliana, facendo così, da propulsore per l’assunzione del medesimo personale presso altri enti Locali”.

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