Sindacati in allarme per l’avvio delle procedure di licenziamento da parte della Toto Costruzioni, la ditta che sta realizzando lo scavo della galleria ferroviaria Sant’Ambrogio a Cefalù, nel Palermitano, e la costruzione del viadotto autostradale Ritiro a Messina. Con una comunicazione formalizzata ieri pomeriggio, i vertici dell’azienda edile hanno avviato, ai sensi della legge 223/91, la procedura di licenziamento collettivo di tutto il suo personale dipendente. E nell’elenco vengono fuori anche i lavoratori che sono impegnati in questi due cantieri. Oltre ai licenziamenti emergono anche dubbi su quello che sarà anche il futuro di queste commesse.
Notizia “drammatica”
“In questo quadro – hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal-Uil Messina-Palermo – dobbiamo registrare che tutti i 52 lavoratori allo stato assunti nel cantiere presso il viadotto Ritiro rientrano in questo triste elenco con le nefaste conseguenze sociali del caso. Si tratta di una notizia drammatica che conferma quanto da noi pubblicamente denunciato alcuni giorni fa. Una denuncia che provocò una reazione balbettante, debole e, visti i fatti, assolutamente incoerente della Toto Costruzioni Generali”.
Intervento dei governi nazionale e regionale
“Il licenziamento di tutti i lavoratori impegnati nel cantiere del viadotto Ritiro – aggiungono Ivan Tripodi e Pasquale De Vardo – rischia di causare un’inaccettabile macelleria sociale e contestualmente il fermo sine die dei lavori di un’opera che rischia di trasformarsi in un’ennesima incompiuta con buona pace dei cittadini messinesi che attendono da troppi anni la fine del calvario legato ad una precarissima mobilità cittadina. L’atto della Toto é gravissimo e necessita un intervento immediato e concreto dei governi regionale e nazionale al fine scongiurare un disastro sociale dalle conseguenze inaudite. Pertanto, nel lanciare l’allarme siamo pronti ad una grande mobilitazione per una vertenza che investe i 52 lavoratori licenziati e l’intera popolazione di Messina che non vuole il blocco definitivo dei lavori presso il viadotto Ritiro”.
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