L’ultima operazione antimafia che ha scosso la politica palermitana, facendo emergere un presunto sistema di voto di scambio, finisce per creare un enorme polverone a pochissimi giorni dalle elezioni amministrative nel capoluogo siciliano. Nel tritacarne finisce inevitabilmente il candidato sindaco Roberto Lagalla, dal momento che l’indagato principale di quest’ultima inchiesta, Pietro Polizzi, era collegato alla lista di Forza Italia a sostegno dell’ex rettore. E poi rispunta ancora l’ombra dell’Ast, la municipalizzata della Regione, che dalle parole di Polizzi sarebbe “a disposizione” per assunzioni di favore. Fattore che spinge all’interno delle polemiche anche il presidente della Regione, nello Musumeci, accusato di non aver rivisto la governante di questa azienda finito al centro di altre inchieste.

Cancellieri: “Niente ritorno alle collusioni”

Parole di fuoco quelle del sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri: “Intorno ad un candidato sindaco (Roberto Lagalla, ndr) non possono celarsi ombre che mettano in discussione l’integrità morale e l’etica pubblica. La coalizione che sostiene Lagalla è formata, in parte, da persone che hanno subito gravi condanne e che non hanno rinnegato il proprio passato. Palermo non può tornare alla stagione delle collusioni e del malaffare. La Sicilia non può permettere la conferma di un sistema opaco che prova a camuffarsi per rimettere le mani su questa meravigliosa terra”.

Fava: “Musumeci imbarazzante”

“Che l’Ast fosse un bancomat del consenso al servizio della politica siciliana non lo scrive solo la Commissione antimafia – affonda poi il presidente della commissione Antimafia, Claudio Fava -. Lo confermano le intercettazioni a carico di Polizzi, candidato di Forza Italia a sostegno di Lagalla, arrestato per voto di scambio. E’ imbarazzante che il governo Musumeci non abbia sentito l’obbligo morale in questi mesi di sollevare dall’incarico l’intero consiglio d’amministrazione dopo l’inchiesta giudiziaria della procura di Palermo: nessuno stupore che i nomi di alcuni di quegli amministratori ce li ritroviamo adesso anche in questa nuova indagine”.

Di Paola: “Arresti bomba, cittadini devono essere attenti”

Richiama all’attenzione i cittadini-elettori il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola: “Fatti del genere devono indurre nei cittadini profondissime riflessioni per evitargli di fare scelte sbagliate che rischiano di farci ripiombare in un nano secondo nella Sicilia di 30 anni fa. Il M5S è sempre stato severissimo nella scelta dei candidati, sarebbe auspicabile che lo fossero anche le altre forze politiche. Gli interessi economici in campo in questo periodo, per via degli innumerevoli fondi che stanno arrivando al Sud e alla Sicilia, sono enormi e non possiamo assolutamente permettere queste risorse vengano gestite da mani sbagliate”.

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