“Si cade e ci si rialza. Chi governa una comunità e una grande istituzione non può e non deve demoralizzarsi deve guardare avanti traendo spunto dagli errori e dai limiti del passato. E’ con questo stato d’animo che partecipo questa mattina a questa solenne cerimonia per riconfermare l’impegno del mio governo improntato a collaborazione con l’università di Palermo e con le altre tre università”.

Il Presidente della Regione Nello Musumeci partecipa all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo ma con lo sguardo sempre rivolto al dissesto idrogeologico, al maltempo, alle vittime. ma non dimentica di parlare del sistema Università, uno dei suoi pochi grandi alleati “Lo abbiamo fatto sin dal nostro insediamento undici mesi fa. Lo abbiamo fatto quanto avevamo compreso appieno che l’università non è un luogo solo per studenti non è un luogo solo di formazione l’università è una straordinaria miniera di competenze di risorse di talenti e una maniera alla quale bisogna attingere soprattutto quando la Regione si trova fortemente depauperata di risorse di energie Regione i competenze di talenti di alte specializzazioni”.

“Questo è lo spirito con il quale stiamo lavorando con l’Università di Palermo e con le altre università dell’isola – continua – proprio a partire dalla vetusta condizione della nostra mappa idrogeologica, vetusta perché mai aggiornata, vetusta perché non è stata completamente utilizzata. Io chiederò insieme al mio governo, ne abbiamo parlato con il vicepresidente Armao, chiederò ai quattro rettori dell’Università di indicare quattro nominativi da chiamare a far parte del comitato tecnico scientifico per l’autorità di bacino dopo 29 anni di attesa ed è lo strumento che dovrà programmare gli interventi per il dissesto idrogeologico in Sicilia”.

“Siamo stati vicini all’Università. Penso alla mensa dell’Ersu -dice Musumeci – appena inaugurata che consentirà di fornire 800 mila pasti l’anno. Abbiamo consentito di raddoppiare le borse di studio coprire 70 per cento della richiesta borse di studio dottorato di ricerca e degli specializzandi. Il disegno di legge sul diritto allo studio è in commissione e sta per approdare in aula. lo abbiamo voluto mesi fa per colmare una grave lacuna. E poi l’idea di insediare nell’amministrazione regionale almeno cento neo laureati con una specifica vocazione e competenza in funzione del titolo di studio conseguito da potere consentire tirocini per 12 o 18 mesi nel settore tecnico, nel settore finanziario, nel settore giuridico urbanistico agrario una bella esperienza già siamo pronti con il bando. Poi qualche giorno per rendere pubblico il bando e poi consentire ai ragazzi di potere accedere ai tirocini più una quota formativa che sarà assegnata alle competenze delle quattro università. Non ci devono essere muri tra la Regione e gli atenei dell’isola”.

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