Un altro ingresso nelle file di Forza Italia a Palermo, segno di un profumo di amministrative sempre più forte. Aderisce agli azzurri Lorenzo Romano, giovane professionista, avvocato, già vicepresidente dell’ottava circoscrizione, attualmente consigliere in carica. Per Romano, già candidato a presidente per la coalizione di centrodestra nel 2012, il più votato alle ultime amministrative, si tratta di un ritorno, avendo in passato già militato nel Pdl.

Romano: “Pronto alle sfide elettorali”

“Sono felice di entrare in Forza Italia partito che è cresciuto sui territori e che non ha mai  fatto un’opposizione strumentale – commenta Romano -. Mi ritrovo nei valori di un centrodestra moderato e sono pronto alle prossime sfide elettorali che ci attendono. Ripongo piena fiducia nel coordinatore cittadino Andrea Mineo e nel coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè. Ho sempre sposato – continua – i valori del centrodestra moderato, liberale e garantista. La ricetta di Forza Italia rappresenta l’unica alternativa al fallimento del centrosinistra”.

Mineo: “Felice dell’adesione”

Soddisfatto il coordinatore cittadino di Forza Italia, Andrea Mineo: “Sono felice dell’adesione al nostro partito di Lorenzo Romano, giovane capace e di grande prospettiva, professionista stimato e amministratore locale competente. Sono certo che farà un ottimo lavoro a livello territoriale”, conclude.

A proposito di amministrative

Gli ultimi rumors dicono che per la corsa a sindaco ci sono sempre più sorpresa a Palermo dove il campo largo resta un tema da affrontare anche se non senza difficoltà. Sul prosieguo delle trattative influisce il no dell’Udc ad un eventuale campo largo diffuso qualche ora dopo che BlogSicilia aveva raccontato dell’incontro a due fra il segretario del Pd Anthony Barbagallo e il coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè, incontro al quale ha smentito di essere presente il candidato sindaco Roberto Lagalla. Proprio questa rigidità dell’Udc fa calare le quotazioni di Lagalla quale candidato sindaco almeno nell’immaginario azzurro. proprio da lì, infatti, era nata l’ipotesi da costruire confluita nell’Udc. Ma le trattative fra Pd e Forza Italia non si arenano qui. I nodi da superare sono due. In primo piano c’è il no del Pd alla Lega nell’eventuale grande coalizione del campo largo. Ma poi c’è anche il no di una parte del Pd, in particolare l’area Cracolici, alla candidatura Lagalla.

 

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