E meno male che c’è la paura della pandemia. E meno male che era stata introdotta una tassa per la richiesta di iscrizione molto alta, proprio per scongiurare eventuali iscrizioni-fiume anche di chi magari non è che sia proprio uno studente modello. Tutto questo però non è servito per evitare che questa mattina davanti alla facoltà di medicina dell’università di Palermo si formasse un gran numero di aspiranti a far parte del corso. In centinaia questa mattina si sono presentati per sostenere il test, nella speranza di poter accedere. Ed inevitabilmente si è finito per creare un enorme assembramento, dove la distanza interpersonale se n’è andata a farsi benedire.

Tutti con mascherine ma niente distanziamento

C’è da sottolineare che comunque tutti gli aspiranti studenti di medicina hanno mantenuto ben salva ma mascherina a copertura di naso e bocca. Ovviamente proprio per il gran numero di iscritti poter mantenere la distanza interpersonale era praticamente impossibile anche perché vi era un solo ingresso per accedere nell’aula dove si è tenuto il test. Inevitabile quindi quel che è accaduto, con degli evidenti assembramenti che ancora di più di questi tempi si dovrebbero assolutamente evitare, dal momento che i contagi crescono e la Sicilia da lunedì scorso è entrata in zona gialla proprio per questo motivo.

Tassa d’iscrizione alle stelle

Questo test è stato preceduto da polemiche abbastanza forti dal momento che gli aspiranti hanno dovuto sborsare una cifra niente male. Ben 100 euro per poter fare l’iscrizione e prendere parte alla selezione. Cifre che sono sempre più in aumento di anno in anno proprio per i corsi di medicina. Lo scorso anno il Crui, la conferenza dei rettori delle università italiane, aveva giustificato questo aumento sostenendo che “la cifra è il frutto di una media ponderata realizzata tenendo conto dei costi previsti negli anni precedenti negli atenei dove si svolgevano i test”. Ma si è tenuto conto anche dell’emergenza Covid, che era esplosa proprio l’anno scorso: “Si è cercato di evitare assembramenti” è stata l’altra giustificazione all’aumento. Ma evidentemente tutto questo non ha scoraggiato chi insegue il sogno di diventare medico.

Musumeci: “Abolire il numero chiuso”

“Quella di oggi – ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci – è la giornata dei test per le ammissioni a medicina. La pandemia avrebbe dovuto insegnare qualcosa come, ad esempio, abolire il numero chiuso. Si è persa invece una occasione. Spero che lo si capisca e si ponga rimedio”.

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