Gravi carenze di medici negli ospedale gestiti dall’Asp 6 di Palermo. Lo denunciano in una nota unitaria i sindacati di Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cgil Medici, Cimo Fesmed, Cisl Medici, Fials, Fvm e Uil Medici. Questa mancanza di personale sta creando non pochi problemi per effettuare le turnazioni e persino per poter permettere a chi è in servizio di poter prendere le meritate ferie.

Pediatri al lumicino

All’ospedale di Corleone permane la grave carenza di medici pediatri: “Sono rimasti soltanto in due – si legge nella nota – per coprire tutti i turni diurni feriali mentre per le notti e per i festivi è stata attivata la reperibilità sostitutiva”. A Partinico addirittura di parla di soltanto di “un pediatra rimasto in servizio e di fatto per i numerosi turni mensili scoperti, il punto nascita e l’area di emergenza sono privi di questo specialista, che deve pure fruire delle ferie estive”.

Carenze al pronto soccorso

“Grave la carenza di medici di pronto soccorso – aggiunge la missiva – in tutti i presidi ospedalieri dell’Asp, dall’Ingrassia di Palermo al Cimino di Termini Imerese, da quello dei Bianchi di Corleone al Madonna dell’Alto di Petralia. All’ospedale di Partinico, i turni di guardia di pronto soccorso sono spesso coperti da medici di altre specialità determinando sovraccarico lavorativo e gravi disagi nelle unità operative di appartenenza. Grave carenza di medici anche in Ostetrica-Ginecologia dell’Ingrassia dove assicurano i turni notturni soltanto sei unità con difficoltà a mantenere attivi gli ambulatori e continue richieste di rinuncia alle ferie estive. Mancano anche 22 medici anestesisti rispetto alla pianta organica con numerosi turni ordinari da coprire sui presidi disagiati”.

Niente specialisti in radiologia

A mancare all’appello anche specialisti di radiologia, ciò nonostante una graduatoria valida da poter utilizzare per le assunzioni: “Da più di un anno, all’ospedale di Corleone, un solo medico radiologo in organico che può assicurare la copertura di alcuni turni mattutini mentre numerosi turni diurni e notturni sono privi del medico di guardia o reperibile e gli esami di emergenza/urgenza sono affidati alla ‘telerefertazione’ sostitutiva, metodica che mette a rischio la salute dei cittadini ed espone i medici che la utilizzano a rischi medico-legali per la mancata copertura assicurativa”.

Gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza

Numerose carenze di medici radiologi si registrano anche negli ospedali Ingrassia di Palermo, di Termini Imerese, di Petralia e di Villa delle Ginestre: “La conseguenza è un sovraccarico lavorativo per i medici in servizio che non possono fruire delle ferie estive come previsto da contratto e vengono anche inviati in mobilità d’urgenza per coprire i turni scoperti su presidi distanti e disagiati, mentre le prestazioni di radiologia, da diversi anni sono notevolmente contratte, con ridottissimo utilizzo delle macchine pesanti, soprattutto delle quattro risonanze magnetiche, con costi onerosi e gravi disagi all’utenza. Il grave fardello – concludono i sindacati – dopo due anni di emergenza, ricade ancora una volta sugli operatori sanitari in prima linea con gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza agli utenti ed esposizione a rischio clinico degli operatori costretti a turni massacranti in violazione delle normative contrattuali”.

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