Saranno dismessi a strettissimo giro di posta tutti i posti letto covid, per l’ospedale di Partinico scatta la riconversione e torna dopo più di 3 anni alla normalità. Un segnale di cessata emergenza pandemica che finalmente diventa realtà anche nel nosocomio cittadino. Le direttive arrivano dall’Asp 6 di Palermo in seguito alle disposizioni dal dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana. “Si dispone – scrive la commissaria straordinaria dell’Asp 6 di Palermo, Daniela Faraoni – l’immediata completa riconversione dell’organizzazione del presidio ospedaliero Civico di Partinico con riattivazione dei posti letto di ogni unità operativa come previsto dalla rete ospedaliera”.
Per gli eventuali nuovi casi
L’Asp, nell’ambito della riconversione dell’ospedale, ha stabilito che l’eventuale gestione dei casi positivi al covid19 dovrà tenere conto del già adottato modello organizzativo. Tutto riportato in una circolare assessoriale del luglio 2022 in cui si prevede l’istituzione di ‘nuvole’ all’interno dello stesso reparto e di ‘bolle’ in spazi di degenza separata multidisciplinare.
I primi segnali nel febbraio scorso
Già nel febbraio scorso comunque c’erano stati i primi segnali verso la conversione della struttura. Furono infatti ridotti i numeri di posti letto per malati covid e questo ha comportato un nuovo spazio per i reparti ordinari. Difatti furono riattivati i 7 posti letto per la pediatria, contro i 2 soltanto che erano rimasti. Aumentato anche di un posto letto la chirurgia. Inoltre l’Asp palermitana aveva riattivato tutti gli ambulatori all’interno dell’ospedale. Per questo motivo venne riconsegnato al Comune l’immobile confiscato di via Mancuso che gli era stato dato temporaneamente in uso proprio per attivare gli ambulatori al di fuori dell’ospedale.
Interventi strutturali
Non solo questo. In atto anche massicci interventi strutturali sull’ospedale. Intanto sono partite le prime verifiche che poi poteranno ai lavori di adeguamento antisismico. E ancora consegnati alla ditta aggiudicataria i lavori di ristrutturazione dell’ospedale. Si rendono necessari conseguentemente ai vari interventi che in questi anni di pandemia sono stati fatti a livello strutturale.
Le preoccupazioni della politica
In questo lasso di tempo non sono mancate le polemiche e i momenti di tensione. Il sindaco di Trappeto Santo Cosentino aveva chiesto la convocazione della conferenza dei sindaci per una serie di disfunzioni collegate all’ospedale ed anche agli ambulatori della “Casa santa”. Secondo il primo cittadino ci sarebbe una cronica carenza di medici e di attività assistenziali. Cosa che avrebbe anche allungato le liste di attesa per esami specialistici. Problematica tutt’ora confermata anche dal consiglio comunale che ha avuto un incontro con i vertici ospedalieri e del distretto sanitario.
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