• Impugnata la norma sul prepensionamento dei regionali
  • Devono tornare a lavoro i pensionati
  • Badagliacca e Lo Curto “Il pasticcio va risolto al più presto”
  • “Chiediamo al governo Musumeci impegni precisi”
  • “Il presidente della commissione Bilancio all’Ars ci convochi”

L’ultimo pasticcio si chiama quota 100 e diciamolo pure, in salsa siciliana. Dopo l’impugnativa da parte della Corte Costituzionale sulla norma per il prepensionamento la soluzione da parte degli uffici è stata il richiamo in servizio di chi aveva approfittato della norma per andare in pensione. Una scelta assunta per vie burocratiche nel silenzio della politica.

Ora tocca ai sindacati intervenire sulla questione legata ai dipendenti della Regione richiamati in servizio dopo il pensionamento con danno non solo organizzativo ma anche economico per i malcapitati. Un episodio bollato come ‘pasticcio’ proprio da Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal. Sarebbero pronti a tornare in ufficio per sei mesi altri 11 ex dipendenti andati in pensione con Quota 110 ed altri dovrebbero lavorare per circa 50 giorni.

“Un pasticcio che va risolto al più presto”

“Il pasticcio dei pensionati regionali richiamati in servizio, dopo l’impugnativa della Corte costituzionale, va risolto al più presto – sottolineano gli esponenti sindacali – e in maniera definitiva: il dipartimento della Funzione pubblica è infatti pronto a far tornare in ufficio per sei mesi altri 11 ex dipendenti andati in pensione con Quota 100, mentre il resto dovrebbe prestare servizio per circa 50 giorni. Chiediamo al governo Musumeci impegni precisi e al presidente della commissione Bilancio dell’Ars un’immediata convocazione delle organizzazioni sindacali”.

“Serve l’impegno di tutte le forze politiche”

Spiegano Badagliacca e Lo Curto: “L’incostituzionalità della legge 6 del 2019, sancita dalla Corte non è stata del tutto sanata dalla legge 9 dello scorso 15 aprile, visto che non sono state richiamate alcune disposizioni; il risultato è che il problema è ancora irrisolto. Sappiamo che il Governo ha presentato due emendamenti in commissione Bilancio, utili a evitare contenziosi e ingiusti danni ai lavoratori, ma bisogna fare presto e serve l’impegno di tutte le forze politiche, chiamate a risolvere quello che è un vero e proprio pasticcio”.

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